Disagi in vista per la raccolta dei rifiuti ma anche per la viabilità nel centro di Lecce, domani mattina, per lo sciopero nazionale del comparto igiene ambientale. L’iniziativa, proclamata da Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, coinvolgerà anche i lavoratori salentini che si ritroveranno alle 7.30 al Foro Boario per poi muoversi in corteo lungo viale De Pietro e via XXV luglio fino alla Prefettura, dove si terrà un sit-in.
Il corteo bloccherà inevitabilmente alcune delle principali strade del capoluogo, già alle prese con i rallentamenti del traffico dovuti ai lavori sulla circonvallazione, e non si escludono ulteriori blocchi e deviazioni temporanee.
Lo sciopero è stato indetto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei servizi ambientali, dopo il naufragio delle trattative con le associazioni datoriali Utilitalia, Cisambiente-Confindustria, Assoambiente e Legacoop. I sindacati denunciano «un atteggiamento di chiusura e rigidità» da parte delle imprese, accusate di puntare a un rinnovo “al ribasso” e di voler «allungare i tempi per rinviare gli adeguamenti economici e normativi». Tra le richieste dei lavoratori figurano maggiori tutele su salute e sicurezza, riforma del sistema di classificazione del personale, contrasto alle disparità generazionali e sociali, riconoscimento del valore professionale e potenziamento del welfare contrattuale. Le organizzazioni sindacali chiedono inoltre il recupero del potere d’acquisto e la riqualificazione del trattamento economico complessivo, in un settore che, sottolineano, «garantisce ogni giorno un servizio pubblico essenziale per la collettività».
Il tema della sicurezza resta centrale nella vertenza. «Specie al Sud - evidenzia Antonio Verardi della segreteria Fiadel Lecce - la condizione del lavoratore è spesso sacrificata rispetto agli altri aspetti degli appalti. Le verifiche riguardano i servizi, non la forza lavoro chiamata a svolgerli».
Fp Cgil (col segretario Paolo Taurino), Fit Cisl (con Antonio Foggetti), Uiltrasporti (Emanuele Nitto) e Fiadel (Giorgio Rausa) ribadiscono infine la necessità di difendere anche il diritto di sciopero, che sarebbe messo in discussione dalle recenti proposte delle associazioni datoriali. «È in gioco - affermano le segreterie territoriali - la dignità del lavoro di chi garantisce ogni giorno igiene, salute e decoro alle nostre città».