I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno arrestato cinque persone accusate di omicidio premeditato e rapina aggravata dalle modalità mafiose. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri e coordinate dalla DDA, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli arrestati, tra cui alcuni appartenenti al clan Di Cosola, attivo nel capoluogo e in provincia.
Secondo quanto ricostruito, l’omicidio risale alla sera del 19 febbraio 2016, quando Cosimo Meligrana fu ucciso con sette colpi di pistola all’interno di una sala slot di Gioia del Colle. Il killer indossava una maschera teatrale in silicone per non farsi riconoscere.
L’omicidio sarebbe maturato in un contesto di guerra tra clan. Alcuni membri del clan Di Cosola, in contrasto con il clan Strisciuglio, si erano rifugiati presso un narcotrafficante di Gioia del Colle, il boss Amilcare Monti Condesnitt, e in cambio di ospitalità, armi e droga, avrebbero accettato di uccidere Meligrana. Al boss, presunto mandante dell’omicidio, la misura cautelare è stata notificata in carcere, dove sconta una condanna definitiva per traffico di droga a 17 anni e 4 mesi di reclusione. Anni fa è stato coinvolto nella presunta pianificazione di un attentato con tritolo al pm antimafia Colangelo.
Le indagini hanno inoltre accertato che uno degli arrestati avrebbe partecipato con la vittima, nel 2015, a una rapina a mano armata ai danni dello stesso mandante dell’omicidio. L’inchiesta conferma la presenza di forti legami tra le organizzazioni criminali del Barese e il traffico di droga nella zona di Gioia del Colle.