Giovedì 16 Ottobre 2025 | 09:00

Bari, droga, armi e pizzo ai cantieri: altro processo al boss di Japigia

Bari, droga, armi e pizzo ai cantieri: altro processo al boss di Japigia

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Bari, droga, armi e pizzo ai cantieri: altro processo al boss di Japigia

La Dda ha chiesto il rinvio a giudizio per il capo clan Palermiti e altri 33 imputati. Centocinquantamila euro in denaro e materiale edile in cambio di «protezione e vigilanza»

Giovedì 16 Ottobre 2025, 05:00

Arriva alla sbarra l’ultimo filone dell’inchiesta «Codice Interno» sul presunto intreccio tra mafia, affari e politica. La Dda di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio di 34 imputati, molti dei quali attuali o ex collaboratori di giustizia (come Domenico Milella, un tempo braccio destro del boss di Japigia Eugenio Palermiti, poi «pentito» e poi uscito dal programma di protezione). Il nuovo procedimento racconta, tra le altre cose, la scissione interna al gruppo mafioso di Japigia dopo la primavera di sangue del 2017.

Gli imputati - Tra coloro che rischiano un nuovo rinvio a giudizio ci sono anche i capi clan Eugenio e Giovanni Palermiti, padre e figlio, già imputati in un altro processo per associazione mafiosa e ora, in quest’ultimo filone, accusati dell’intestazione fittizia di un autolavaggio e di un fabbricato. Il boss risponde anche del ferimento mafioso di un sodale ritenuto infedele (vicenda risalente al novembre 2013).

Il figlio Giovanni, invece, risponde di due estorsioni, in una delle quali, in concorso con altri due complici, si sarebbe spacciato per poliziotto entrando con paletta e pistole in casa di un uomo, chiudendo in bagno la moglie e il figlio di sei mesi, e pretendendo soldi. Nell’altro episodio avrebbe ottenuto 150mila euro dai costruttori di un cantiere in via Oberdan. Questa vicenda sarebbe stata commessa con la complicità di uno degli esponenti di spicco dell’alleato clan Parisi, Radames, accusato anche di una spedizione punitiva nei confronti di un familiare di Milella, per punirlo dopo aver deciso di collaborare con la giustizia, a novembre 2020...

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