Dalle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani a carico di 6 indagati ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale dedito alle rapine con sequestro di persona, ricettazione e uso delle armi ai danni di autotrasportatori. L'operazione è stata denominata Long Vehicle. Si tratta di uomini originari di Bitonto (Bari), Trani, Corato (Bari), Bari e San Severo (Foggia).
Quattro indagati sono finiti in carcere, mentre per due è stato disposto l’obbligo di dimora.
L’indagine, condotta tra aprile e giugno 2024 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri della BAT, ha permesso di documentare l’attività di un gruppo ben organizzato che operava lungo le principali strade delle province di Bari e BAT. Attraverso intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni e sequestri, gli investigatori hanno individuato un covo situato tra Molfetta e Bisceglie, utilizzato come base logistica della banda.
Il modus operandi era sempre lo stesso: un componente del gruppo individuava i camion da colpire e li segnalava ai complici. Questi ultimi affiancavano il mezzo in movimento, costringevano l’autista a fermarsi sotto la minaccia delle armi e lo sequestravano. Dopo aver preso possesso del veicolo e del carico, i rapinatori liberavano il conducente e si davano alla fuga. A capo dell’organizzazione ci sarebbe, secondo l’impostazione accusatoria, un 48enne di Bitonto, ritenuto promotore e organizzatore, ma anche parte attiva nei colpi.
Durante l’indagine sono state accertate due rapine consumate lungo la SP238, una delle quali non andata a buon fine per la presenza a bordo del figlio minore dell’autista sequestrato. In altri casi, la banda è stata costretta a rinunciare all’assalto grazie alla presenza dei Carabinieri, già appostati nelle aree monitorate. L’operazione rappresenta un importante colpo contro i reati predatori che da anni colpiscono il territorio della provincia. Le indagini proseguono per identificare eventuali altri complici e ricostruire l’intera rete criminale.