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Mare, pronti 8mila posti auto nei piani dei Comuni costieri del Salento

 
Giuseppe Albahari

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Giuseppe Albahari

Mare, pronti 8mila posti auto nei piani dei Comuni costieri del Salento

Dopo le sollecitazioni della Prefettura per evitare il caos estivo dovuto alla mancanza di parcheggi. I problemi da risolvere a Gallipoli, Otranto, Ugento e Porto Cesareo

Lunedì 22 Aprile 2024, 15:05

Riusciranno i nostri eroi a istituire i parcheggi per i lidi prima che l’estate faccia esplodere il problema? La risposta degli amministratori alla domanda alla Ettore Scola, almeno per i Comuni di Gallipoli e Otranto, dove il problema è storicamente avvertito con maggiore intensità, è affermativa e con numeri importanti. Come dire, una previsione di 8mila stalli, frazionati in più aree ovviamente, equamente divisi tra i territori comunali jonico e adriatico. In comune anche il percorso per raggiungere l’obiettivo: redazione di Piani di mobilità, funzionali anche ad uscire una volta per tutte dalla precarietà stagionale.

Le altre località caratterizzate da spiagge sabbiose sono Ugento e Porto Cesareo. «Siamo in una fase di studio della problematica - dice il sindaco di Ugento Salvatore Chiga - per superare le criticità legate al fatto che le aree di sosta del passato ricadevano in area Parco. Confidiamo di poterne attivare in altre zone, magari collegandole con la costa con mezzi navetta, e garantire comunque lo stesso numero di posti auto dell’anno scorso».

Porto Cesareo, oltre al parcheggio di scambio situato in prossimità del cimitero, dispone di un’area di sosta estiva situata in località Le Dune, servita da bus navetta, i cui posti-auto sono integrati dall’offerta dei privati. «Al momento - dice però la sindaca Silvia Tarantino - non ci sono state proposte da parte dei privati». Le cui iniziative non incontrano le stesse difficoltà di carattere vincolistico esistenti a Gallipoli e Otranto.

In proposito, l’orientamento di questi ultimi due Comuni era già emerso durante il tavolo tecnico riunito in Prefettura a Lecce, al quale avevano partecipato, tra gli altri, il sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia Stefano Minerva, il sindaco di Otranto Francesco Bruni, l’assessore all’ambiente della Regione Puglia Anna Grazia Maraschio, amministratori e tecnici di Comuni costieri, rappresentanti di Soprintendenza al paesaggio, Capitaneria di porto, forze dell’ordine.

Un incontro che il prefetto Luca Rotondi aveva convocato nei primi giorni di marzo, con la tempestività suggerita dall’esperienza dello scorso anno, quando la paralisi di fatto dell’iter autorizzativo causata dell’introduzione del Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale, fece rischiare che il parcheggio-selvaggio dovesse avere la meglio sull’uso coretto e razionale del territorio.

Attualmente, il Comune di Gallipoli sta predisponendo uno stralcio del futuro Piano del Parco regionale naturale del litorale di Punta Pizzo relativo alla mobilità, che, oltre alle aree di sosta, prevederà anche i collegamenti lenti e con mezzi pubblici. Nello stesso, saranno incluse le aree di proprietà privata aventi caratteristiche compatibili con i vincoli ambientali. Dopo l’approvazione in consiglio comunale, la pianificazione dovrebbe consentire di accelerare le procedure di Valutazione ambientale strategica. Intanto, proprietari di aree in passato ritenute idonee alla sosta dei veicoli, si sono già autonomamente attivati per conseguire le autorizzazioni.

«Non tutti i privati hanno accolto le nostre reiterate sollecitazioni ad aderire ad una procedura di valutazione ambientale collettiva», conferma l’assessore delegato ai parcheggi, Giancarlo Padovano, auspicando soluzioni tempestive per tutti. La valutazione che i vacanzieri possano avere a disposizioni 4mila posti auto riguarda il litorale nord cittadino per un migliaio di stalli e per il resto il litorale sud.

L’assessore elenca innanzitutto le aree di proprietà che il Comune renderà disponibili a servizio delle spiagge libere, a cominciare dall’ex-proprietà Berlucchi: «È in itinere la pratica per utilizzare il terreno espropriato dalla Procura della Repubblica - sostiene - e, salvo imprevisti tecnici, ritengo che prima dell’estate cittadini e ospiti potranno usufruirne». Si tratterebbe di circa 400 stalli, in aggiunta ai parcheggi già attivi: di via Zacà, con 400 posti aggiuntivi di fronte all’area preesistente; dell’ex-campetto allenamenti adiacente allo stadio, con 340 posti; del Parco Gondar, che mette gratuitamente a disposizione del pubblico un’area di sua proprietà di circa 1.500 posti.

Due aree, inoltre, potrebbero essere funzionali a risolvere eventuali emergenze, essendo facilmente raggiungibili, rispettivamente, dalla tangenziale - parcheggio di via Rossellini - e dalla Statale per Taviano - in ambito Piano per gli insediamenti produttivi - che l’anno scorso non ebbe grande fortuna e quest’anno potrebbe beneficiare di una “applicazione” con indicazione in tempo reale della disponibilità di posti auto. Le due aree sarebbero servite da navetta, il cui costo sarebbe incluso in quello della sosta. Nel programma del Comune rientra anche il potenziamento della segnaletica relativa ai parcheggi.

Infine, Otranto. Le aree di sosta ricadranno soprattutto in un ambito «retrostante» i Laghi Alimini escluso dalla perimetrazione del Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca, ma gravato da vincoli ambientali. «L’amministrazione – dice il sindaco Bruni - è impegnata nell’elaborazione di un Piano urbano della mobilità sostenibile che riteniamo possa ottenere la Vas regionale. Sarà articolato in più aree di sosta di piccole dimensioni, tali da essere compatibili con l’ambiente circostante. Il nostro auspicio è di potere mettere entro giugno a disposizione dei bagnanti, complessivamente, 4mila posti auto».

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