LECCE - Il lungo ponte del 2 giugno è la prima vera occasione per saggiare l’afflusso turistico nel Salento e tracciare il bilancio con la conseguente previsione in vista dell’estate. Gli indicatori sono tutti positivi e lasciano ben sperare. C’è entusiasmo tra gli operatori: si attende l’arrivo di turisti sia lungo i litorali sia in città e nell’entroterra. Anche stranieri. Un dato positivo. È la conferma che la ripartenza c’è. Ora bisogna farsi trovare pronti per superare a pieni voti la prima vera prova. La pandemia, infatti, è alle spalle e anche il conflitto in Ucraina non sembra più condizionare i viaggi e la scelta delle mete.
Le stime prevedono circa 13 milioni di italiani in vacanza, come conferma Raffaele De Santis, presidente di Federberghi provinciale: «Le mete più importanti saranno le destinazioni balneari, quindi il Salento farà la parte da leone. Sono giunte molte prenotazioni di gruppi e singoli viaggiatori, molte strutture sono sold out e le presenze maggiori si registrano dal 2 al 6 giugno. Questo è l’avvio definitivo della stagione, dopo i primi segnali positivi durante il periodo di Pasqua e del 25 aprile. Arriveranno molti stranieri, riteniamo di poter sfiorare le presenze che la Puglia registrò nel 2019 e, nel Salento, addirittura siamo pronti a superarle».
Se le marine verranno prese d’assalto, non da meno saranno le zone dell’entroterra ed il capoluogo salentino, come tiene a sottolineare Giancarlo De Venuto, presidente di Asshotel e direttore dell’Hilton Garden Inn Lecce: «Le prospettive sono eccezionali in generale e, grazie al miglioramento delle condizioni del tempo, il mare avrà una crescita enorme a livello di presenze, ma lo stesso si può dire per la città. Qui a Lecce, ad esempio, c’è un progresso importante, stiamo tornando ai livelli migliori che si potesse sperare. Gli stranieri stanno aumentando, così come il panel di nazioni che frequentano la città d’arte Lecce e il Salento in generale. Per esempio, si vedono molti più spagnoli, francesi e tantissimi americani in vacanza».
Il turismo, secondo De Venuto, è diversificato e si divide tra la vacanza culturale per chi sceglie l’entroterra e il turismo di nicchia del lusso per chi predilige le marine. Per concludere, il presidente ritorna sui numeri che riguardano le prenotazioni, specificando che “rispetto all’anno scorso, hanno raggiunto un incremento del cinquanta-sessanta per cento”.
Buon afflusso di presenze anche nel Capo di Leuca, con la conferma di Erminia Licchelli, direttrice del Camping Santa Maria di Leuca: «C’è un bel movimento, anche se soltanto per soggiorni brevi. In particolare il turismo straniero, che frequenta la struttura già da tempo, è in crescita rispetto all’anno scorso, con le prenotazioni che sono state positive anche durante l’inverno».
«Le prospettive per l’imminente stagione estiva - continua - sono rosee con le richieste “spalmate” lungo tutto il periodo estivo e non solo durante le due settimane centrali di agosto. Questo, probabilmente, è dovuto anche alla possibilità di smart working che consente di potersi organizzare meglio». «L’unica nota dolente - specifica Licchelli - sono i trasporti: ogni anno ci troviamo ad affrontare il problema della mancanza di collegamenti e dobbiamo organizzarci in autonomia con una navetta per gli ospiti».
Riscontro positivo di turisti e prenotazioni anche da 8piuhotel a Lecce, con la direttrice Annamaria Lefont che sottolinea il buon momento: «Noi siamo praticamente al completo per il ponte del 2 giugno, ci sono tanti gruppi e tanti turisti stranieri, che provengono prevalentemente da Francia, Germania e Spagna. I nostri ospiti, in questo periodo, preferiscono l’entroterra alle marine, spostandosi per le zone interne del Salento o in Valle d’Itria. Le previsioni per la prossima estate sono positive, perché abbiamo i mesi di maggio e giugno che, a livello di numeri, hanno superato addirittura il 2019 o sono comunque in linea. Luglio e agosto, invece, si muovono più lentamente ma è normale perché si prevedono prenotazioni “sotto data”. Bene anche settembre e ottobre quando, solitamente, si può tornare a sfruttare il flusso di stranieri».
Il direttore di Caroli Hotels, Attilio Caputo si concentra, invece, sulle criticità: «Tutta la litoranea sud di Gallipoli non dispone di un parcheggio autorizzato. Gli ospiti, che si tratti di cittadini salentini o turisti, ci chiedono spesso di poter usufruire del parcheggio dell’hotel, ma c’è un disagio generale. Oltretutto manca il servizio di guardiania del Parco naturalistico, un servizio antincendio e i servizi igienici per chi raggiunge il mare. È necessario parlare delle criticità con uno spirito collaborativo e migliorativo, perché sono disservizi che non colpiscono solo il turista, ma anche i residenti della zona e i salentini in generale. Gallipoli, forse, risente maggiormente del problema perché maggiore è l’affluenza, ma è necessario far comprendere l’importanza dei servizi basilari».