LECCE - Sergio Romanelli parla senza remore con due amici della scomparsa di Mauro Romano. Il figlio di Vittorio Romanelli, l’ex barbiere di Racale indagato con l’accusa di sequestro di persona, riferisce ad una coppia di amici quanto accaduto il giorno della sua scomparsa, nel lontano 22 giugno del 1977. Il racconto è contenuto nel copioso carteggio di deposizioni che, a inchiesta ormai conclusa, non sono più coperte dal segreto istruttorio. Ecco il frammento di quanto raccontato da una donna al pm Stefania Mininni.
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«Mentre passavamo vicino al terreno della famiglia Romanelli – spiega - Sergio ci ha detto: “Mamma mia, ricordo ancora quando hanno rubato Mauro da questo posto”. Mio marito è rimasto assai perplesso perchè aveva sempre saputo che Mauro era scomparso dal centro abitato di Racale. Quindi insospettito ha chiesto a Sergio di raccontargli meglio l’accaduto. Al che Sergio gli ha raccontato che lui e Mauro stavano giocando in quel terreno quando ad un certo punto è arrivata una macchina di colore bianco. È sceso un signore alto, robusto, con dei baffi che ha afferrato Mauro sotto il braccio...ed è scappato risalendo sull’auto con cui era arrivato. Sergio ha continuato raccontando di aver visto Mauro piangere e ribellarsi mentre stava sotto il braccio di quest’uomo e allora Sergio è scappato in casa ad avvisare la madre. Questo ci ha raccontato Sergio...poi quando siamo arrivati dai suoi genitori...mio marito ha continuato a fare domande su come erano andate le cose e quando la mamma di Sergio ha sentito che il figlio continuava a raccontare gli ha detto: «Zitto! Che stai dicendo? Se succede niente...io non pagherò nessun avvocato per te, non mi interesserò».
A quel punto Sergio ha risposto: «Io non potrò mai dimenticare cosa è successo quel giorno». Questa una delle deposizioni sulle quali trova fondamento la ricostruzione della Procura. Quel giorno Mauro si trovava a casa dei nonni, poiché i genitori erano fuori regione per un funerale. Mentre giocava con i suoi amici, Vittorio Romanelli si sarebbe avvicinato al bambino, che lo conosceva talmente bene al punto da chiamarlo zio, per convincerlo a salire sul suo Ape. Mauro sarebbe poi stato portato nella residenza estiva dei Romanelli, dove avrebbe giocato con Sergio. Improvvisamente due persone sono arrivate, lo hanno preso con la forza per poi portarlo via per sempre. Quello sul quale in queste ore si sta lavorando incessantemente, anche grazie alle indagini difensive svolte per conto della famiglia Romano dall’avvocato Antonio La Scala, è capire che fine abbia fatto il bambino. I familiari sono convinti che sia ancora vivo, e che all’epoca sia stato venduto ad un’altra famiglia. Una pista, ritenuta più che concreta, lo vedrebbe manager affermato negli Emirati Arabi Uniti. Ma per il momento la parola fine su questa storia non è ancora stata scritta.
Sergio Romanelli è indagato dalla Procura per false dichiarazioni al pm.