RACALE - Un labrador ucciso da esche letali. È avvenuto nella giornata di Ferragosto a Racale. La vicenda è stata denunciata dall’associazione «Spirito randagio».
«Dopo diverse segnalazioni della presenza sul territorio di un cane vagante visibilmente in difficoltà - spiega il presidente dell’associazione, Matteo Cazzato - sono intervenuto con un mio mezzo per il recupero del cane, nel frattempo messo in sicurezza da alcuni cittadini. Il cane, una dolcissima labrador, presentava sanguinamento dalla bocca. Subito trasportato presso un ambulatorio veterinario della zona, è stato operato d’urgenza e ciò che è emerso dalle radiografie e, in seguito, dall’intervento chirurgico, è stato un quadro drammatico: gli erano state somministrate delle esche con l’obiettivo di ucciderlo». Il cane, di proprietà e provvisto di microchip, purtroppo non è sopravvissuto.
Ciò che è avvenuto, continua Cazzato, «è qualcosa che solo una mente perfida e perversa, intrisa di crudeltà diabolica, può osare pensare e mettere in pratica. Chiunque dotato di una coscienza sana condannerebbe l’accaduto e, come associazione, abbiamo provveduto ad inviare una denuncia al Nucleo guardie zoofile Agriambiente di Lecce, le quali cercheranno nel più breve tempo possibile di fare chiarezza sulla vicenda. L’attenzione verso i diritti degli animali oggigiorno è alta, per fortuna, ma questo non basta a mettere la parola fine ad atti di violenza e uccisione di animali la cui unica colpa è fidarsi di umani che hanno intriso lo spirito del demone dell’odio, dell’intolleranza e della violenza». Dall’associazione arriva l’appello a «chiunque avesse delle informazioni in più, chiunque sapesse qualcosa che a noi al momento ancora sfugge, di parlare, anche in maniera anonima, contattando le stesse guardie zoofile». E il ringraziamento «a quei cittadini che hanno recuperato l’animale, che lo hanno messo in sicurezza e che, soprattutto, non si sono voltati dall’altra parte davanti alla sofferenza di chi non ha voce».