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Lecce, furti nelle campagne vertice in Prefettura

 
Fabiana Pacella

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Fabiana Pacella

Lecce, furti nelle campagne vertice in Prefettura

Pronta una task force di carabinieri, polizia e finanza soprattutto nel territorio di Leverano, Sant’Isidoro, Porto Cesareo, Nardò, dove hanno subito razzie all’interno delle loro aziende agricole

Domenica 28 Giugno 2020, 11:25

LECCE - Un tavolo interforze per affrontare, di petto e in maniera coordinata, la piaga dei furti ai danni degli imprenditori agricoli salentini. Si è riunito in due tranches questi giorni, a Lecce, ed ha visto confrontarsi prefettura, questura, comando provinciale dei carabinieri e della guardia di finanza.

Una risposta dello Stato ai cittadini, a quanti da inizio mese ad oggi, soprattutto nel territorio di Leverano, Sant’Isidoro, Porto Cesareo, Nardò, hanno subito razzie all’interno delle loro aziende agricole.

I contenuti delle riunioni restano riservati. Di certo il problema, ingigantito dal post Covid, con al contempo lo spettro dei raid su commissione finalizzati a rimpinguare le casse del mercato nero e del racket delle estorsioni che parte proprio dai campi, di cui Gazzetta ha fatto un’inchiesta, non è passato inosservato.

Numerose le denunce presentate dalle vittime tanto alle caserme dei carabinieri quanto in commissariato.
A queste si aggiungono le razzie cui non hanno fatto seguito denunce formali, e per paura e per stanchezza.
«Temiamo che dopo averci portato via quintali e quintali di merce – confessa un agricoltore -, tornino ad avvelenarci i raccolti, tagliare i tendoni delle serre e danneggiare in qualche modo le nostre tenute».

Il piano d’azione della task force mira a ridare serenità agli agricoltori, l’invito a denunciare e raccontare con attenzione tutto ciò che può essere utile ai fini delle indagini resta, perché in fasi come queste la collaborazione è fondamentale per approdare a risultati concreti e ricostruire con minuzia i movimenti delle bande in azione in provincia.

Almeno sette. Altamente specializzate. In grado di colpire in maniera random seminando oltre che paura e danni, incertezza e senso di precarietà.

Certo non una piaga tutta leccese, quella dei raid predatori in campagna.

A Bari è stato infatti costituito un apposito pool in procura poiché i reati ai danni del comparto agricolo, specie in questo periodo storico, stanno avendo una paurosa ricaduta sull’economia, andando dalle estorsioni ai tendoni ai tagli di alberi d’ulivo per la legna fino ai più comuni ma non meno preoccupanti furti.

In provincia di Brindisi, fanno sapere le forze dell’ordine, si è tenuta un’apposita riunione in procura. In questa porzione del territorio, in particolare, le razzie si concentrano sui mezzi agricoli. Poche le denunce ma l’invito alle vittime è orientato ad una maggiore collaborazione, per venire a capo di quella che, evidentemente è una piaga.

Qualche buona nuova dal tarantino. Stesso refrain, stessa recrudescenza di fenomeni analoghi. Razzie a perdere ai danni di aziende agricole e investigatori in azione per risalire ai prodotti trafugati. In un caso, i carabinieri sono riusciti a tracciare e recuperare le arance della specie “Valencia”, rubate per almeno 120 quintali due settimane fa, da un’azienda tra Castellaneta e Ginosa Marina. In questo caso ha aiutato la tipicità del prodotto.

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