Imprenditoria salentina in crisi.
Come era prevedibile, il bilancio tra natalità e mortalità delle imprese risente dell’emergenza Covid-19 e nel primo trimestre del 2020 registra un tasso di crescita pari al -0,41 per cento.
Si tratta, purtroppo, di un dato in linea con l’andamento regionale e nazionale.
A fronte delle circa 30mila imprese in meno nei primi tre mesi del 2020 a livello nazionale, il risultato peggiore degli ultimi sette anni, la Camera di Commercio di Lecce parla, senza mezze misure, di «situazione allarmante anche per il Salento e le altre province pugliesi». Qui i tassi di crescita sono tutti negativi, con Foggia che registra il risultato peggiore con un -0,57 per cento, seguita da Lecce a quota -0,41, Bari -0,40, Brindisi -0,37 e Taranto -0,36.
A conti fatti, nel Salento il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese, tra gennaio e marzo, è in rosso di ben 307 unità, con 1400 imprese iscritte, a fronte di 1707 cessazioni, che, comunque, risultano diminuite rispetto all’analogo trimestre del 2019.
«Covid19 - commenta il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete - ha travolto e stravolto le nostre vite e la nostra economia ed ovviamente non ci aspettavamo un dato diverso. Le nostre imprese non vedono, nelle misure sin qui adottate dal Governo, strumenti risolutivi o quantomeno di ristoro rispetto alla immane crisi che le attanaglia. Mancano sostegni a fondo perduto e stringere la “mano” tesa dal Governo, pur animato da buone intenzioni, rischia inevitabilmente di peggiorare la situazione, di inasprire alcune criticità, traducendosi, di fatto, in ulteriore indebitamento per imprese che, già prima della pandemia, non potevano vantare una situazione particolarmente florida e solida. Ora, ci prepariamo all’avvio della fase 2, ma serve liquidità, non solo quella acquisita con il ricorso ad ulteriore indebitamento. Serve sostegno concreto e immediato per arginare i danni che stanno minando profondamente la sopravvivenza delle nostre imprese».
I settori che vantano il maggior numero di imprese registrate sono quelli delle costruzioni e del commercio all’ingrosso e al dettaglio. E se nel primo le cessazioni sono 220 a fronte delle 187 iscrizioni, nel secondo i numeri sono ben più preoccupanti con 642 cessazioni e sole 290 iscrizioni. Le attività manifatturiere aperte sono 56, quelle chiuse 113; i servizi di alloggio e ristorazione vantano 69 nuove iscrizioni, ma ben 177 cessazioni.
A Lecce hanno chiuso i battenti 300 attività, a fronte delle 233 aperte; a Casarano le nuove attività e quelle cessate sono rispettivamente 38 e 50; a Copertino 38 e 41; a Galatina 36 e 40; a Maglie 31 e 37; a Nardò 62 e 73. Saldo positivo per Gallipoli e Tricase. Nel centro ionico si sono registrate 50 aperture e 41 chiusure; a Tricase 34 nuove attività e 26 cessazioni.
Continuando con gli altri centri salentini, ad Alessano le attività aperte e quelle chiuse sono rispettivamente 9 e 12; Alezio 7 e 17; Alliste 15 e 13; Andrano 5 e 4; Aradeo 16 e 19; Arnesano 7 e 11; Bagnolo 2 e 3; Botrugno 4 e 5; Calimera 6 e 13; Campi 19 e 15; Cannole 4 e 7; Caprarica 5 e 3; Carmiano 25 e 26; Carpignano 12 e 13; Castrì 1 e 3; Castrignano de’ Greci 6 e 13; Castrignano del Capo 9 e 8; Castro 2 e 1; Cavallino 25 e 21; Collepasso 10 e 13; Corigliano 13 e 20; Corsano 14 e 11; Cursi 6 e 8; Cutrofiano 15 e 20; Diso 8 e 4; Gagliano 9 e 13; Galatone 29 e 39; Giuggianello 4 e 2; Giurdignano 2 e 3; Guagnano 6 e 7; Lequile 13 e 17; Leverano 19 e 33; Lizzanello 18 e 14; Martano 16 e 23; Martignano 3 e 4; Matino 24 e 24; Melendugno 27 e 23; Melissano 14 e 8; Melpignano 3 e 7; Miggiano 4 e 9; Minervino 8 e 6; Monteroni 25 e 35; Montesano 7 e 2; Morciano 4 e 10; Muro 8 e 8; Neviano 7 e 11; Nociglia 2 e 3; Novoli 19 e 20; Ortelle 4 e 3; Otranto 18 e 19; Palmariggi 5 e 4; Parabita 18 e 16; Patù 3 e 5; Poggiardo 9 e 8; Porto Cesareo 12 e 8; Presicce-Acquarica 14 e 19; Racale 17 e 34; Ruffano 11 e 28; Salice 8 e 10; Salve 7 e 12; Sanarica 2 e 0; San Cesario 20 e 16; San Donato 6 e 14; Sannicola 7 e 14; San Cassiano 3 e 5; San Pietro in Lama 3 e 5; Santa Cesaera 2 e 0; Scorrano 4 e 8; Seclì 1 e 0; Sogliano 7 e 9; Soleto 5 e 8; Specchia 3 e 6; Spongano 6 e 13; Squinzano 14 e 24; Sternatia 7 e 7; Supersano 4 e 7; Surano 3 e 7; Surbo 23 e 20; Taurisano 21 e 20; Taviano 21 e 18; Tiggiano 2 e 7; Trepuzzi 19 e 26; Tuglie 8 e 12; Ugento 14 e 22; Uggiano 2 e 10; Veglie 18 e 39; Vernole 6 e 10; Zollino 3 e 2.