Torna alla ribalta il «caso» della riqualificazione della ex cementeria Barbone sulla litoranea tra Giovinazzo e Santo Spirito che già in passato aveva creato stupore per lo stop all’avvio dei lavori di riqualificazione della zona: la presenza di una particolare specie vegetale, la lenticchia d’acqua presente nelle vasche di decantazione della vecchia azienda. Ma anche per preservare i pipistrelli che in quell’area ci vivono.
La società murgiana «Blue Tourism» che aveva presentato il progetto per un totale di circa 9 milioni di euro voleva riconvertire la fatiscente struttura (sono stati asportati circa 25 quintali di amianto) con standard sulle «green quot»; per creare un resort di lusso totalmente ecocompatibile con parcheggi, colonnine di ricarica per macchine e carrozzine: un progetto rispettoso dei luoghi e del verde della zona.
Ma secondo la Regione Puglia (e poi del Tar a cui ci si era rivolti) la vasca non si poteva spostare e la colonia della lenticchia d’acqua andava preservata. Adesso è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato: sì alla riconversione, ribaltando, quindi, le precedenti posizioni.
Una sentenza che ha rafforzato le tesi di chi sostiene il rilancio economico-turistico della città come il sindaco ed ex sindaco (allora in carica), Michele Sollecito e Tommaso Depalma. «Si tratta di semplice buon senso - commenta Depalma -: il progetto è molto più rispettoso dell’ambiente rispetto alla porcheria attuale. Eppure la Regione è stata capace di sostenere il contrario. Suggerisco ad Antonio Decaro come già ho fatto con Michele Emiliano di buttare fuori da quegli uffici quella banda di talebani che distruggono sogni e ambizioni dei territori»
Rincara la dose l’ex sindaco Sollecito: «Bisognerebbe trovare un sistema risarcitorio per il tempo perso. Solo per il contenzioso legale siamo rimasti fermi gli ultimi 4 anni. Nei due precedenti il progetto è andato avanti e indietro tra gli uffici. Tutto questo a scapito dell’imprenditore che ha creduto e investito nel progetto. Mi chiedo quindi: se ci mettiamo così tanto per creare strutture ricettive adeguate - non possiamo puntare solo sui B&B - la Puglia sarà mai pronta a fare turismo di eccellenza. Di questo passo saremo condannati a restare indietro nel dare una risposta adeguate alla domanda che ci auguriamo sempre molto alta»
«Le obiezioni che fanno sui progetti sono molto discutibili – chiosa Depalma – e non proprio blindate come il Consiglio di Stato ha dimostrato: non possiamo andare dietro al “sentiment” di chi sta negli uffici. Va solo applicata la legge, in maniera accogliente».
















