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Nardò, 16enne cade facendo parkour: in coma

 
Redazione Lecce

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ospedale Vito Fazzi di Lecce

Il ragazzo è ricoverato al Vito Fazzi: ha già subito l'asportazione della milza e l'intervento a un braccio

Lunedì 14 Ottobre 2019, 11:57

E’ stato operato e le sue condizioni sono stazionarie. Il sedicenne caduto dal terrazzo di un Bed&Breakfast, a Santa Maria al Bagno, è mantenuto in coma farmacologico al “Vito Fazzi” di Lecce. Intanto sono serrate le indagini da parte della polizia di Stato al fine di accertare esattamente che cosa sia accaduto sabato sera poco prima delle 19, in via Appia, quando il giovanissimo ha fatto un volo di diversi metri prima di schiantarsi al suolo. Gli agenti della “scientifica” hanno effettuato rilievi, fino a tardi, intorno alla palazzina dalla quale il ragazzo è precipitato. In commissariato, invece, gli ispettori hanno ascoltato sia i soccorritori, giunti sul posto per assistere il giovane, che i coetanei che erano con lui mentre – e l’ipotesi pare ormai accertata – facevano esercizi secondo la moda del parkour (una disciplina che prevede evoluzioni e salti acrobatici) sul terrazzo del B&B al quale avrebbero avuto accesso entrando da un edificio adiacente, nella disponibilità del padre di uno dei ragazzi della comitiva.

Il fatale errore di calcolo, che ha comportato la caduta, potrebbe essere stato causato dall’imperizia – si tratta solo di sedicenni - ma anche dal buio nel quale si trovava la zona, a pochi metri dalle Quattro Colonne. Pare, infatti, si fosse aggrappato, prima di cadere, ad una balaustra in metallo. Lo sfortunato 16enne, si diceva, è stato operato in nottata per ridurre le fratture al braccio che ai primi soccorritori è apparso piegato a “U”, totalmente disarticolato, bloccato sotto il corpo. Poi gli è stata asportata la milza, evidentemente spappolata in seguito all’impatto con l’asfalto. Il giovane sarebbe precipitato sul fianco senza urtare la testa. Questo lo avrebbe preservato da guai maggiori. Ma anche la sua elasticità e il suo peso, si tratta di un ragazzo magro ed esile, avrebbero contribuito a salvargli la vita. Ora è in terapia intensiva e ci resterà finché non sarà fuori pericolo. Gli inquirenti hanno anche ascoltato il proprietario del B&B, che era fuori Nardò e totalmente ignaro dell’accaduto, e i coetanei che assistevano o partecipavano alle esibizioni sul terrazzo tra i quali dovrebbe esserci pure una ragazzina che sulle prime non sarebbe stata subito rintracciata.

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