Gli studenti degli istituti alberghieri trovano più facilmente un impiego in linea con il titolo di studio conseguito.
È il dato che emerge dallo studio di Eduscopio sulle percentuali di diplomati che riescono ad entrare nel mondo del lavoro subito dopo aver conseguito il diploma.
Sono due gli indicatori presi in esame dagli analisti della Fondazione Agnelli: quello dell’indice di occupazione (la percentuale di coloro che hanno lavorato almeno sei mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma tra gli studenti che non si sono immatricolati all’università) e quello della coerenza tra studi fatti e lavoro trovato.
Per il primo indicatore, quello dell’indice di occupazione, in vetta alla classifica c’è il «Michele Laporta» di Galatina, con il punteggio di 60,6 per il settore Tecnico-Tecnologico.
Ecco la classifica dei primi cinque istituti in ognuno dei quattro settori presi in esame. Per il settore Tecnico-Economico: «De Viti De Marco» di Casarano (46,99), «Vittorio Bachelet» di Copertino (45,89), «Ezio Vanoni» di Nardò (44,45), «Amerigo Vespucci» di Gallipoli (43,17), «Carducci» di Casarano (37,68). Per il Tecnico-Tecnologico: «Michele Laporta» di Galatina (60,6), «Enrico Fermi» di Lecce (43,85), «Antonio Meucci» di Casarano (41,63), «Enrico Medi» di Galatone (40,24), «Grazia Deledda» di Lecce (37,34). Per il settore Professionale-Industria e artigianato: «Falcone e Borsellino» di Galatina (53,06), «Moccia» di Nardò (45,45), «Luigi Scarambone» di Lecce (43,75), «Filippo Bottazzi» di Casarano (42,85), «Egidio Lanoce» di Maglie (41,21).
Infine, per il settore Professionale-Servizi: «Presta Columella» di Lecce (50,65), Filippo Bottazzi (Alberghiero) di Ugento (47,16), «Aldo Moro» di Santa Cesarea (46,41), «Moccia» di Nardò (40,75) e «Don Tonino Bello» di Alessano (37,49).
Ma, come si diceva, Eduscopio ha valutato anche la «qualità» dell’occupazione trovata, calcolando la percentuale dei diplomati che, a due anni dal diploma, lavorano e hanno una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito. Ed è qui che, tra tutte le scuole, primeggiano gli istituti alberghieri. Sul podio, infatti, ci sono il «Presta Columella» di Lecce (67,57), l’«Aldo Moro» di Santa Cesarea (64,71) e il «Filippo Bottazzi» di Ugento (62,9). Seguono altri due istituti rientranti sempre nel settore Professionale-Servizi: il «Bottazzi» (Commerciale) di Racale (54,29) e l’«Antonietta De Pace» di Lecce (42,42).
Negli altri settori, la classifica per coerenza tra studi fatti e lavoro trovato è la seguente. Tecnico-Tecnologico: «Presta Columella» di Lecce (36,36), «Enrico Fermi» di Lecce (30,17), «Enrico Mattei» di Maglie (20), «Enrico Medi» di Galatone (15), «Antonio Meucci» di Casarano (14,57). Tecnico-Economico: «Vespucci» di Gallipoli (29,41), «Volta» di Campi Salentina (26,67), «Costa» di Lecce (17,14), «Cezzi De Castro» di Maglie (11,48), «Calasso» di Lecce (10,89). Professionale-Industria e artigianato: «Scarambone» di Lecce (41,03), «Falcone e Borsellino» di Galatina (38,1), «Bottazzi» di Casarano (32,89), «Lanoce» di Maglie (28,92), «Moccia» di Nardò (27,28).