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Fa conoscere l'Estonia agli italiani, il paese gli dedica un albero

 
Biagio Valerio

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Biagio Valerio

Fa conoscere l'Estonia agli italiani, il paese gli dedica un albero

Federico Plantera, giornalista pubblicista e comunicatore, ha ricevuto un riconoscimento dalla città in cui vive, Tallinn

Venerdì 02 Novembre 2018, 11:42

Un giorno lontano, tra tanti e tanti anni, saranno i cerchi concentrici del tronco di un vecchio pino a stabilire quale contributo di comunicazione e informazione è stato offerto ad uno Stato dell’Est da un giornalista italiano. Il pubblicista è il neritino Federico Plantera, lo Stato è quello dell’Estonia: tutti e due giovanissimi, lui 24 anni, la repubblica solo 27 dopo l’indipendenza dai sovietici. Ed è questo il segreto nascosto in questa storia: la gioventù, la freschezza delle idee e l’entusiasmo di entrambi.
Tutto inizia quando il governo estone decide di creare una foresta delle parole, la Word Forest. Una iniziativa che, oltre ad essere una vera attrazione turistica, è finalizzata a valorizzare il ruolo che la stampa internazionale ha avuto nel processo di indipendenza del Paese (che ha preso forma nel 1991) e che i giornalisti - estoni e di altri Paesi - hanno continuato a ricoprire nel corso degli anni per far conoscere l’Estonia al mondo e contribuire allo sviluppo di un dibattito libero e critico nel Paese. Fantascienza per la vecchia Europa dove, invece, si riaffacciano i fantasmi del passato, ad iniziare dai bavagli ai mezzi di informazione.


La foresta è composta da un centinaio di alberi di pino nel bosco di Oandu, una delle aree che fanno parte del parco nazionale di Lahemaa, il più grande del Paese. I nomi sulle targhette appartengono a giornalisti estoni ma la maggior parte degli alberi è dedicata alla stampa internazionale: oltre al “nostro” Plantera, altri esempi possono essere Maria Wiesner (Germania, Frankfurter Allgemeine Zeitung), João Ruela Ribeiro (Portogallo, Publico), e tanti altri.
Il giovane giornalista ha lavorato a Nardò, con un portale di informazione locale e si è iscritto all’Ordine; poi si è fatto valere in ambito accademico scrivendo articoli di economia e anche editoriali, soprattutto di costume, politica e cultura, e moderando convegni ed incontri di livello internazionale. Da alcuni anni è un “globetrotter” in giro per l’Europa: Tallinn, Barcellona, Parigi, per specializzarsi in politiche del welfare. Il giornalismo resta la sua passione, coltivato in un paese vivace e straordinario per i giovani, all’avanguardia nella comunicazione tanto da guadagnarsi il simpatico appellativo di e-Estonia che bene spiega la sua vocazione di leader nel mondo digitale. Plantera, inoltre, ha da alcuni mesi funzioni di comunicatore (in Italia diremmo addetto stampa) per conto di due agenzie governative estoni. Da ciò il suo ruolo, ora riconosciuto definitivamente, di “ambasciatore” in tutto il mondo dell’idea di Stato che gli estoni intendono far conoscere.


«È bellissimo come il governo di un Paese europeo abbia deciso di tributare alla stampa qualcosa di duraturo come una piccola foresta. Dopo essere arrivato a Tallinn da studente universitario, e dopo esserci tornato da giornalista - spiega - ho deciso di trasferirmi per due anni; ora è per me come una seconda casa. L’Estonia mi ha dato molto, e lì ho trovato una mia dimensione: un lavoro come portavoce per le politiche digitali del governo, tanti amici, una compagna. E loro hanno deciso di dedicare anche a me un albero. Cosa non da poco, considerata l’intensa connessione che gli estoni hanno con la natura e le foreste. Dal canto mio - conclude - non posso che essere estremamente lusingato per questo riconoscimento, che so significa tanto per quel popolo».

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