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Radio Bari incrementa le sue trasmissioni

 
Annabella De Robertis

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Annabella De Robertis

la macchina del tempo

Nel '43 prima emittente dell'Italia libera

Mercoledì 14 Dicembre 2022, 09:06

«Radio Bari incrementa le sue trasmissioni»: così si legge su «La Gazzetta del Mezzogiorno» del 14 dicembre 1943. «A partire da lunedì Radio Bari ha incrementato le sue ore di trasmissione di quattro ore. Essa trasmetterà ora continuamente dalle 5,55 alle 2,05. Molti nuovi programmi sono stati aggiunti al già interessante programma».

All’indomani dell’armistizio, le strutture radiofoniche della sede Eiar di Bari, fondata nel 1932, sono state miracolosamente salvate dal tentativo di distruzione messo in atto dai soldati tedeschi in ritirata. Un gruppo di antifascisti baresi è riuscito a rimettere in sesto la stazione, con la collaborazione di alcuni tecnici: il 10 settembre 1943, Michele Cifarelli, Giuseppe Bartolo, Michele D’Erasmo, Beniamino D’Amato si presentano in via Putignani 247, sede dell’emittente, e mettono in onda i primi notiziari. Radio Bari diventa, così, una delle prime emittenti radiofoniche dell’Italia libera: per prima cosa si dà voce ai partiti politici che, finalmente, dopo vent’anni di dittatura, si stanno in quei mesi ricostituendo.

Sulla «Gazzetta» di 79 anni fa si annuncia, dunque, «una nuova trasmissione per le donne a casa», nonché trasmissioni per i ragazzi e molti altri programmi musicali. Insieme al quotidiano viene distribuito, inoltre, in quelle settimane l’inserto settimanale «Parla Radio Bari»: «Dedichiamo questa pubblicazione ai nostri ascoltatori lontani, a quegli italiani ai quali si vorrebbe proibire di ascoltare la voce della loro Patria che parte da questa stazione per confermare a chi ha creduto e per ricordare, a chi finge di averlo dimenticato, che gli italiani stanno rifacendo l’Italia», scrive il redattore responsabile Paolo Magrone.

Su queste colonne viene presentato il programma «Italia Combatte», che andrà in onda ogni giorno alle 23, dopo i commenti politici: attraverso la splendida voce di «Clorinda», la celebre scrittrice italo-cubana Alba de Céspedes, Radio Bari diffonderà messaggi in codice e informazioni strategiche, sostenendo la lotta armata in atto nel Centro-Nord e nell’area balcanica. «L’Italia combatte è il più stretto collegamento tra gli Italiani delle regioni libere e quelli che attendono di essere liberati», si legge nell’inserto, «è la voce della riscossa e della liberazione. Ascoltatela e fatela ascoltare!». Molti altri autori, annunciatori, giornalisti, attori – tra cui Arnoldo Foà, Gabriele Baldini, Giorgio Spini – con coraggio oltrepasseranno le linee del fronte per partecipare a questa gloriosa stagione di Radio Bari e per contribuire, non con le armi, ma con la propria voce, alla Liberazione del Paese e alla ricostruzione della democrazia.

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