Bari non avrà nessun rappresentante della Procura europea, il nuovo organismo competente a perseguire le frodi ai danni dell’Unione. Il plenum Csm, che ieri ha indicato a larga maggioranza i nomi dei «Ped» che lavoreranno alle dipendenze della nuova procura, non ha potuto far altro che prenderne atto: per Bari (come per Catanzaro) non sono state presentate candidature.
Il risultato è che Bari manterrà la Procura europea, ma non avendo un procuratore in carica (i posti a bando erano due) vedrà la competenza sulle frodi comunitarie affidata a magistrati di altre sedi. Un passaggio che potrebbe rallentare l’operatività, per ovvi motivi. Ma perché nessuna candidatura? Forse perché in sedi come Bari i giovani magistrati non ritengono «attraente» occuparsi di questioni di natura economica, preferendo i reati contro la pubblica amministrazione o contro la mafia.
«Il Csm - ha commentato il presidente della Terza commissione del Csm, il barese Giovanni Zaccaro - in modo tempestivo ha designato i Ped italiani ed ha accolto la sfida della Procura europea come primo passo per fare dell’Europa non solo un mercato comune ma anche uno spazio giudiziario unico per i diritti e le garanzie». Sulla mancanza di candidati per Bari (le due domande presentate sono state ritirate) e Cosenza, Zaccaro non può che prendere atto che i posti resteranno vacanti: spetterà sempre al Csm stabilire se metterli nuovamente a bando.
La Procura europea (Eppo) è stata istituita nel 2017 ma è diventata operativa nel settembre scorso. Dovrebbe occuparsi, oltre che di frodi ai fondi comunitari, anche della criminalità finanziaria transfrontaliera, delle frodi Iva e degli episodi di corruzione che riguardano i funzionari europei. I procuratori delegati, sul territorio, seguono le indagini e curano l’esercizio dell’azione penale.
I Ped italiani designati ieri dal Csm sono Elisa Francesca Moretti, pm del Tribunale di Milano (Bologna) Giordano Ernesto Baggio, Sergio Maria Spadaro, Gaetano Ruta, tutti pm di Milano, per Milano; Valeria Sico e Maria Teresa Orlando, pm di Napoli, per la sede di Napoli; Calogero Ferrara e Amelia Luise, pm di Palermo, Alberto Pioletti e Mariarosaria Guglielmi, pm di Roma, Francesco Testa, procuratore di Chieti, per la sede di Roma; Stefano Castellani, pm di Torino e Adriano Scudieri, pm di Milano, per la sede di Torino; Donata Patricia Costa, pm di Milano, e Emma Rizzato, pm di Venezia, per la sede di Venezia. Dopo la designazione da parte del Csm, la nomina dovrà essere ratificata dal Collegio della Procura europea che è retto da un magistrato rumeno.