BARI - Bonus ricco, cittadino povero. Questo è il criterio fondamentale con cui vengono calcolati gli importi dell’Assegno unico universale e i dati dell’Inps (che ha un Osservatorio ad hoc sul suo sito) valgono più di cento convegni sulla Questione Meridionale, Puglia e Basilicata incluse.
L’Istituto rileva innanzitutto come il Nord sia stato molto più reattivo del Meridione: a fine giugno su un totale di 5,7 milioni di domande, il 45,7% veniva dal Settentrione, il 34,6% da Sud e Isole e il 19,8% dal Centro Italia. In Puglia sono state presentate 390.322 domande (il 6,8% del totale nazionale) e 50.993 in Basilicata (lo 0,9%), è stato chiesto il beneficio, rispettivamente, per 612.728 figlioli pugliesi e 81.738 lucani. Dati che, spiega l’Inps, sono a prova di errore in quanto si evitano duplicazioni grazie al riferimento del codice fiscale del figlio.
Ma passiamo al dato «amaro»: a marzo, aprile, maggio e giugno, in entrambe le regioni l'importo medio mensile è stato di 154-155 euro, contro una media nazionale di 145 euro. La cattiva notizia sta nel fatto che l’Assegno unico per i figli a carico può essere richiesto anche in assenza di Isee...