CRONACA DI CUNEO - Una valanga si è staccata nella tarda mattinata ad Acceglio (Cuneo), in alta Valle Maira, coinvolgendo un gruppo di 4 scialpinisti tra i 40 e i 50 anni di età. La valanga si è staccata nella zona di Punta Vallonasso, a 2.885 metri di altitudine. Sono stati i tre scialpinisti che sono riusciti a mettersi in salvo a effettuare la chiamata di emergenza e a estrarre dalla neve il loro compagno di escursione che purtroppo è morto: lo si apprende da fonti dei soccorritori.
Sul posto i Vigili del Fuoco, con un elicottero, una squadra da Cuneo, i volontari di Dronero (Cuneo) e l’unità cinofila di Torino. Allertati anche il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e il 118. Per il forte vento e le nevicate di fine marzo e inizio aprile, oggi il rischio valanghe in Piemonte è marcato (grado 3 sulla scala europea che arriva fino a 5) sui settori occidentali, fra i quali è compresa la Valle Maira, e settentrionali, tra moderato e debole altrove.
La vittima della valanga caduta sulle montagne di Acceglio (Cuneo) aveva riportato gravi traumi e sono stati i compagni di escursione a tentare di salvarlo praticando le manovre di rianimazione cardiocircolatoria. Operazioni proseguite dall’equipe sanitaria dell’Elisoccorso coadiuvata dal tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, fino a quando hanno dovuto constatare il decesso.
Un altro scialpinista della stessa comitiva, sepolto dalla neve, è stato ricoverato in ospedale, con un codice verde. Illesi gli altri due escursionisti. Le operazioni - spiega il Soccorso Alpino - si sono svolte con condizioni meteorologiche "proibitive poiché nella zona aveva iniziato a nevicare».
Poco prima della valanga, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese erano intervenuti nella stessa Valle Maira, sulla via ferrata di Camoglieres, dove una donna era rimasta bloccata in parete.
Valanga su scialpinisti nel Cuneese, un morto 3 salvi
C'è probabilmente il vento all’origine della valanga che in Valle Maira, in provincia di Cuneo, ha travolto un gruppo di quattro scialpinisti, uccidendone uno, Lodovico Calandri, 55 anni, trascinato a valle per 300 metri. L’uomo è stato rapidamente rintracciato grazie all’apparecchio Artva per individuare le persone sotto la neve e liberato, ma tutti i tentativi di rianimarlo, prima dei suoi compagni di escursione poi dei soccorritori, sono stati vani. A causarne la morte non sarebbe stato il soffocamento ma i gravi traumi subiti. Sepolto dalla neve anche un altro componente della piccola comitiva, ma non è stato spinto a valle ed è stato salvato dagli altri due scialpinisti, rimasti illesi. E’ andato ugualmente in ospedale per sottoporsi a controlli, ma non ha riportato traumi.
La valanga è caduta a quasi 3.000 metri di altitudine, in zona Saretto, al passaggio dei quattro, tutti alpinisti esperti, a pochi metri dall’uscita di un canale sottovento. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con un elicottero del comando di Cuneo e l’unità cinofila, il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e il 118. Le operazioni sono state ostacolate dalle cattive condizioni meteorologiche, nevischio e forte vento.
Sulle montagne del Piemonte ci sono stati oggi altri due interventi di soccorso: sempre in valle Maira è stata portata in salvo un’escursionista bloccata su una via ferrata, mentre in alta Valle di Susa, sulle montagne di Cesana (Torino) il Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa sono intervenuti per recuperare 6 migranti diretti in Francia e rimasti bloccati nella neve.
Il Piemonte è stato flagellato per tutta la giornata da tempeste di vento sia in alta quota sia in pianura, con raffiche a oltre 90 chilometri orari sul lago Maggiore. Incendi boschivi si sono sviluppati in provincia di Cuneo e nel Biellese, ad Asti sono cadute tegole e grondaie. Vento anche in molte altre regioni, provocato dal passaggio di una rapida perturbazione atlantica: a Milano raffiche a 80 kmh, a Ravenna un windsurfista è stato salvato dopo essere stato spinto al largo. A Parma sono stati chiusi i parchi cittadini. Nevicata fuori stagione sull'Altopiano dei Sette Comuni (Vicenza) dove i fiocchi sono caduti sino a 900-1,000 metri, imbiancando anche Asiago. Sempre nel Vicentino, a Costabissara un fulmine ha colpito un palo della luce vicino a un campo scout dove erano riuniti decine di ragazzi. Feriti lievi un bambino di 7 anni e un 18enne, trasportati al pronto soccorso per accertamenti. A Sovizzo (Vicenza) un altro fulmine avrebbe causato l’incendio in una villetta bifamiliare. Grandine, sempre in Veneto, anche sulle colline del Prosecco nel trevigiano.
Nella serata il maltempo dovrebbe spostarsi al centro-sud. L'allerta meteo della Protezione civile prevede venti da forti a burrascosi su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, specialmente sui settori costieri e montuosi. Sono possibili mareggiate lungo le coste esposte.