BARI - Il Bari torna al modulo con cui ha sfiorato la serie B. La società biancorossa annuncerà nelle prossime ore il nuovo allenatore. La scelta del direttore sportivo Ciro Polito, però, è ormai orientata su Michele Mignani: il manager napoletano ha terminato i numerosi confronti con il tecnico genovese che appare entusiasta di cominciare la sua prima vera avventura in una grande piazza.
Adesso è stato avviato il dialogo con la proprietà per discutere le condizioni contrattuali: le parti potrebbero accordarsi per un legame non eccessivamente vincolante, ovvero di una sola stagione con rinnovo automatico in caso di promozione in serie B. La situazione è fluida: non dovrebbero quindi sorgere intoppi che possano far saltare un’intesa virtualmente raggiunta. La candidatura alternativa di Massimo Pavanel, pertanto, resta sullo sfondo, con pochissime possibilità di prendere quota.
Domani il presidente Luigi De Laurentiis sarà nel capoluogo pugliese per il doveroso ringraziamento a partner e sponsor: l’occasione, quindi, dovrebbe essere propizia per presentare l’allenatore. Non a caso, si stanno studiando diverse location all’aperto per svolgere la conferenza stampa in condizioni di maggiore sicurezza. Nel frattempo, però, Polito lavora già alla costruzione del gruppo che avrà una matrice precisa: il 4-3-1-2. Un modulo che il dirigente partenopeo ha già sperimentato con successo la scorsa stagione ad Ascoli. Ma soprattutto l’assetto che ha consentito ai Galletti di andare ad un passo dalla promozione, nel luglio 2020.
Con tale impostazione tattica, infatti, disponeva la sua squadra Vincenzo Vivarini che, partendo dal 3-5-2, virò sul modulo con il trequartista e le due punte proprio nell’ottica di ottenere un maggiore equilibrio tra fase difensiva e offensiva. E il campo gli dette ragione con 27 risultati utili di fila: una lunghissima striscia che si spezzò proprio nella finale dei playoff contro la Reggiana.
In effetti, per la categoria si tratta di uno schieramento efficace poichè assicura solidità, raccordo tra i reparti, un peso notevole in attacco con le due punte vicine tra loro.
Nel Bari di Vivarini, ad esempio, Antenucci e Simeri si esaltarono attestandosi come il migliore tandem del torneo a quota 33 reti (21 il bomber di Termoli, 12 il napoletano). Che siano loro il punto di ripartenza? Molto probabile che sia così per il 28enne napoletano, di rientro dal prestito all’Ascoli dove approdò lo scorso gennaio proprio per volere di Polito. Più intricata la situazione del bomber molisano, gravato da un contratto pesante, nonostante sua reduce da una stagione decisamente deludente nella seconda parte. Se dovesse andare via, si proverà ad ingaggiare Federico Dionisi, 34 anni, nell’ultimo torneo proprio con il club marchigiano. Dal quale potrebbero arrivare pure Riccardo Brosco (30enne difensore centrale) e Raffaele Pucino (30 anni, terzino destro), entrambi tesserabili a parametro zero avendo il contratto in scadenza il 30 giugno.
Per il delicato ruolo di trequartista, invece, Polito insiste per Ruben Botta, 31 anni, autore di una stagione convincente con la Sambenedettese. Ma è scontato che la campagna di rinforzi procederà di pari passo con l’indispensabile sfoltimento di una rosa formata al momento da ben 26 elementi sotto contratto.