BARI - Un girone per provare a cambiare l’inerzia di un campionato. Il Bari volta pagina. Da domenica comincia la seconda parte di un campionato che vede i biancorossi rincorrere la capolista Ternana, avanti di otto punti.
La missione sorpasso sugli umbri (in vantaggio pure nello scontro diretto) non è semplice, eppure è doveroso provarci. Magari anche affidandosi ai ricordi: lo scorso anno, ad esempio, la Reggina che sembrava in fuga inarrestabile (ed era imbattuta come la Ternana) infilò tre sconfitte e due pareggi nei primi undici turni del ritorno. Il problema fu che i Galletti (con cinque vittorie e sei pareggi) non furono in grado di approfittarne riducendo lo svantaggio di dieci punti soltanto a nove.
Il refrain non cambia: per mettere pressione alle «Fere» servirebbe una lunga serie di vittorie. Il calendario, però, si dipanerà nell’identico modo rispetto alla stagione passata. Il Bari avrà il vantaggio di disputare tra le mura amiche ben dieci gare sulle 18 in programma: un bel viatico, a patto che i Galletti cambino marcia al San Nicola rispetto ad un girone d’andata che ha registrato quattro vittorie interne, tre pareggi ed una sconfitta. 15 punti che certificano uno score non all’altezza di chi intende vincere il campionato. Non a caso, nella graduatoria dei match casalinghi, i pugliesi sono soltanto settimi (insieme al Palermo), preceduti da Ternana (24 punti), Teramo (18), Catanzaro e Avellino (17), Catania e Juve Stabia (16). La possibilità di accelerare è data dal fatto che capitan Di Cesare e compagni ospiteranno compagini ampiamente alla portata: Francavilla, Cavese, Viterbese, Monopoli, Potenza, Casertana, Paganese e Bisceglie sono squadre che gravitano nella medio-bassa classifica.
Gli unici avversari che sono in zona playoff e faranno visita alla truppa di Gaetano Auteri sono Foggia e Palermo.
L’altra faccia della medaglia è la difficoltà del cammino esterno. Appena otto viaggi, ma addirittura sette saranno contro formazioni di alta classifica: il Teramo quinto, il Catania quarto, la Juve Stabia (decima), lo scontro direttissimo contro la Ternana, il Catanzaro (quarto), l’Avellino (terzo), la Turris (ottava). L’unica trasferta contro una squadra che è fuori dalla zona playoff sarà contro la Vibonese (ora dodicesima). Ebbene, nel 2019-20 il Bari frenò proprio a causa di un percorso analogo: al San Nicola vinse puntualmente, ma fuori casa non riuscì più in alcun blitz pareggiando a Viterbo, Reggio Calabria, Monopoli, Pagani, Terni e Catanzaro. Con 23 punti, invece, la squadra attuale è primatista nel girone C sul bottino esterno, ma va pur detto che ha incrociato in questa prima parte di torneo gli avversari più morbidi che ora riceverà al San Nicola. Il salto di qualità sarà nel non commettere lo stesso errore e mantenere una marcia esterna alta, nonostante aumenterà la difficoltà degli impegni.
Per non lasciare nulla di intentato, la società sta intensificando il mercato: ieri è arrivato in città il laterale Gabriele Rolando, prelevato dalla Reggina in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione. L’operazione sarà ufficializzata nelle prossime ore. Nel mirino, però, ci sono altri tre innesti, uno per reparto. Quattro, invece, le uscite previste: Hamlili, Corsinelli (vicino al Lecco), Simeri e Perrotta per i quali si registra nelle ultime ore un sondaggio dell’Ascoli.