«Una partita disgraziata». Non può imprecare Gaetano Auteri, ma il concetto rende. Proprio nella giornata in cui il suo Bari propone una serie di occasioni da gol limpidissime (tra cui un calcio di rigore parato ad Antenucci dall’insuperabile portiere Marson), arriva il beffardo pareggio contro la Vibonese che, complice la vittoria della Ternana ad Avellino, suona quasi come una condanna ai playoff, rinunciando alla promozione diretta, ormai distante dieci lunghezze. «Alla squadra rimprovero soltanto una cosa: i primi venti minuti», inizia così la disamina post gara del tecnico siciliano.
«L’inizio non è stato brillante, abbiamo concesso campo e non riuscivamo a creare. Tuttavia, nel proseguimento della gara abbiamo moltiplicato per dieci lo stallo iniziale. Abbiamo prodotto decine di palle gol pulite, ma capitano le giornate in cui non entra mai. Il portiere della Vibonese è stato il migliore in campo, mai ho visto soffrire i calabresi come contro di noi. Siamo stati pure sfortunati: Antenucci purtroppo ha fallito il rigore, ma ha anche colpito un palo clamoroso e costretto Marson ad una serie di interventi. Abbiamo perso due punti: meritavamo nettamente il successo. Non abbiamo alternative: dobbiamo mettere la testa bassa e pedalare». I biancorossi dovranno pagare un dazio altissimo in vista del prossimo match, contro l’Avellino: mancheranno per squalifica De Risio (ammonito e sotto diffida), nonché gli espulsi Sabbione e Montalto (dalla panchina). «L’arbitro era in una serata infausta», afferma Auteri. «Non è ca causa sua che non abbiamo vinto, ma la distribuzione dei cartellini non è stata equa. Avrebbe meritato l’espulsione pure Redolfi se si è usato un certo metro con Sabbione. Quanto a Montalto, non ha offeso assolutamente nessuno: certi comportamenti capitano migliaia di volte. Non avremo problemi comunque: il nostro organico consente molto soluzioni, è ampio e troveremo soluzioni adeguate».
La serata è resa amarissima dal blitz in Irpinia della Ternana che manda i Galletti a nove punti dalla promozione diretta. Stavolta Auteri è più prudente. «Mancano ancora tantissime partite - premette -, ma è indubitabile che la Ternana stia perdendo pochissimi punti. Se continuano a vincere sempre è difficile. Ma noi dobbiamo pensare al nostro cammino. Se poi gli umbri continueranno così, onore a loro. Tuttavia, non possiamo mollare un centimetro. Dobbiamo guardare avanti: i conti si fanno alla fine». Auteri, infine, spiega alcune scelte sia all’inizio del match, sia nel corso della gara. «Celiento - dice - aveva avuto un risentimento muscolare ed in settimana ha lavorato a ritmo ridotto: dato il campo inzuppato, ho preferito non rischiarlo. De Risio era ammonito e ho ritenuto di avvicendarlo con Lollo. A venti minuti dal termine ho cercato le quattro punte pure: loro non uscivano più dal guscio, trovare spazi era difficile e ho sperato anche nel guizzo del singolo, con uno spunto di D’Ursi, Candellone o Simeri. Purtroppo, non è andata. Ripeto, nel calcio certe giornate capitano. L’importante è saperle superare. Con la passione di sempre».