Il tribunale di Bari in composizione collegiale (presidente Ambrogio Marrone) ha assolto «perché il fatto non sussiste» il maresciallo della Finanza N.P., residente a Bitonto, dall’accusa di tentata concussione. Il militare (difeso dall'avv Antonio La Scala), 48 anni, nato a Bari e in servizio a Fiumicino, era accusato dal pm Bruna Manganelli (in udienza è intervenuta la pm Desirèe Digeronimo che ha chiesto assoluzione) di aver fatto pressioni sul titolare di un centro scommesse in cui aveva lavorato la sorella per ottenere «una quietanza del rapporto di lavoro». La donna era stata accusata di presunte sottrazioni di denaro, e il fratello - abusando, secondo l’accusa, del suo status di militare - avrebbe provato a indurre la titolare del centro a rilasciare una dichiarazione che evitasse alla sorella qualunque conseguenza negativa. I due fratelli e una terza persona (un 43enne nato e residente a Bari) sono poi stati prosciolti per remissione di querela dall’accusa di lesioni personali nei confronti della titolare del centro scommesse.
La sorella era stata accusata di presunte sottrazioni di denaro, e lui abusando, secondo l’accusa, del suo status di militare - avrebbe provato a indurre la titolare del centro a rilasciare una dichiarazione che evitasse conseguenze
Venerdì 24 Ottobre 2025, 10:07
















