Domenica 07 Settembre 2025 | 09:43

"Ludo", l'anima biancorossa
volata via a soli 18 anni

 
Ruggiero Cristallo

Reporter:

Ruggiero Cristallo

"Ludo", l'anima biancorossa volata via a soli 18 anni

Fiori e striscioni sotto la curva al fianco di Brienza

Lunedì 25 Febbraio 2019, 11:12

26 Febbraio 2019, 18:45

Poco prima dell’inizio della partita, il capitano del Bari, Ciccio Brienza, è corso verso la curva nord con un mazzo di fiori biancorossi. Si è avvicinato a uno striscione, bianco e nero, tra tanti colori. «Ciao Ludovica - c’era scritto - giovane anima biancorossa».

Ludovica era mia figlia, da una settimana non c’è più. Brienza ha consegnato il bouquet alla mamma di Ludo: la curva ha applaudito, ha intonato un coro, l’intero stadio per un attimo s’è ammutolito. Quello striscione è rimasto lì per tutta la gara, sollevato dalla tramontana. Lei sarebbe stata contenta. È stata contenta.

Io, piegato dall’emozione, sono salito in «balconata», lì dove gli Ultras intonano cori. A Ludovica piacevano quelle atmosfere, quei rumori, quei battiti di tamburi e di cuori. So che era accanto a me, siamo stati lì per tutta la partita. L’ho portata al San Nicola quando aveva appena otto anni: ha gioito della promozione con Conte, dei successi di Ventura. È rimasta delusa dalla retrocessione in B, dagli anni di anonimato, dal fallimento e dalla caduta in D. Aveva il Bari nel cuore, ed anche la Curva Nord, dove sedeva ancora. Guai se il Bari non avesse vinto, o peggio, se avesse perso: il mio smartphone esplodeva di messaggi, di improperi, di stickers.

La sua scomparsa, tanto prematura quanto ingiusta, ha aperto però tante finestre di luce. Mi ha fatto capire, ad esempio, che il mondo non è così brutto come lo si dipinge. C’è ancora tanta umanità. Quella degli Ultras del Bari, che in questa tremenda settimana mi hanno ascoltato, hanno compreso, hanno agito. Non conoscevo personalmente nessuno di loro, né il loro mondo, ci siamo incontrati oggi per la prima volta. I gruppi capitanati dai «Seguaci», hanno preparato lo striscione e lo hanno apposto; il capo della «Nord», Mimmo, ha dato le indicazioni a tutti. Sul campo, con me, in quel momento commovente e terribile c’erano rappresentanti dei «Seguaci», dei «Bulldog», dei «Re David». Non sono mai stato solo. Gli Ultras sono persone davvero speciali. Grazie a loro, grazie a Giuseppe Alberga che non mi ha mai chiuso il telefono. Anche la SSC Bari ha compreso il mio dolore. Ringrazio di cuore Valeria Belviso dell’ufficio stampa. Ha organizzato il resto, dall’altro lato.

Il Bari, alla fine, ha solo pareggiato. Ludovica avrebbe storto il naso. Papà, non preoccuparti: saremo promossi, siamo troppo forti. Te l’ho promesso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)