LATIANO - Il sindaco di Bari e presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, in vacanza con la famiglia in una struttura alberghiera del Brindisino, ha visitato questa mattina il Polo Museale di Latiano, inaugurato appena una settimana fa. Decaro che ha raccolto l'invito a visitare la città che ha dato i natali al Beato Longo dalla Associazione culturale «L'Isola che non c'è», è stato ricevuto e accompagnato per l'intera mattinata dal sindaco di Latiano, Mino Maiorano, dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, Luigi D'Oria, da alcuni rappresentanti dell'Associazione (Marisa Caroli, Sunny Errico e Roberto Narracci) e dal presidente di Federalberghi Brindisi, Pierangelo Argentieri.
Il sindaco di Bari è rimasto particolarmente compito dalla bellezza dell'antico palazzo, l'ex Convento dei Domenicani che, da poco restaurato, ospita il Polo museale costituito da «il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia» (con le sezioni relative alla Ceramica, al Vino, al Tessuto e all'Abbigliamento, all'Archivio della Memoria), il «Museo del Sottosuolo», il «Museo della Storia della Farmacia»; inoltre dalla Pinacoteca Comunale (nel palazzo Imperiali) e il Centro di Documentazione Archeologica questi ultimi nel Palazzo Imperiali.
«Molto interessante e direi unico nel suo genere - ha detto Decaro durante la visita ai musei - è la straordinaria ricostruzione degli ambienti che richiamano quella che è stata la civiltà contadina e la cultura popolare della gente di questa regione».
Il museo delle Arti e delle Tradizioni popolari, forse unico nel suo genere in Puglia è inserito nell'ambito dei musei demoetnoantropologici, che comprendono le testimonianze materiali (oggetti d'uso quotidiano) ed immateriali (feste, riti, fiabe, canti, pratiche...) della tradizione recente.
Il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia, realizzato dalla Pro Loco nel 1974 non è solo un luogo di conservazione di beni e strumenti appartenuti alla cultura contadina ma è uno spazio dove si ricostruisce il processo contestuale e comunicativo tra l’oggetto conservato ed il mondo che lo ha prodotto ed usato.
«Guardando gli attrezzi del lavoro nei campi, gli oggetti della vita quotidiana - ha detto il sindaco Decaro - mi è tornata alla mente la storia della mia famiglia. I miei nonni erano contadini e quegli oggetti, gli ambienti della vita quotidiana qui perfettamente ricostruiti nei dettagli mi hanno un po' emozionato».
«Anche le mie figlie - dice - sono rimaste molto incuriosite nel vedere questo museo che racconta la storia della Puglia e le sue tradizioni popolari. Credo che una realtà di questo tipo debba essere fatta conoscere ancora di più e meglio. Latiano che già conoscevo, oggi mi ha particolarmente colpito nello scoprire questa importante realtà culturale. Mi è stato anche spiegato che l'Associazione culturale è riuscita ad ottenere pochi mesi fa dalla Regione Puglia un contributo di 400 mila euro che consentirà al Comune di esercitare il diritto di prelazione sulla casa natale di Bartolo Longo, una figura importante della Chiesa che ha fondato la basilica di Pompei; un immobile che era stato venduto a privati e che adesso (il prossimo 19 aprile con atto notarile n.d.r) tornerà di proprietà dell'intera comunità. Ora con l'acquisizione della casa natale del Beato Bartolo Longo, il nuovo Polo Museale e la Torre del Solise, ma anche il bellissimo palazzo Imperiali che ho anche visitato - tutto questo patrimonio credo che possa rappresentare una interessante attrazione turistica».
«La vista inaspettata del sindaco di Bari e presidente nazionale dell'Anci Decaro - ha detto il sindaco di Latiano, Maiorano - è stata anche per noi una bellissima esperienza. Siamo contenti di avere ospitato in una giornata come questa una personalità come Decaro che siamo certo contribuirà a far conoscere questa realtà».
Alla fine del tour i rappresentanti de «L'Isola che non c'è» hanno donato al sindaco Decaro la tessera onoraria dell'Associazione.