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D'Alema firma "patto" contro
approdo gasdotto in Salento

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

D'Alema, bisogna investire sui porti del Mezzogiorno

Venerdì 02 Marzo 2018, 11:17

11:53

MELENDUGNO  - «Sono lieto di essere qui per firmare questo impegno. Questo significa che se saremo eletti, non appena saremo in Parlamento, chiamerò i colleghi che come me lo hanno sottoscritto, per rispettare l’impegno preso con i cittadini e il sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Melendugno». Lo ha detto Massimo D’Alema a Melendugno dove questa mattina il candidato di Leu ha firmato in Municipio il patto territoriale contro la realizzazione del gasdotto Tap che approderà sulla spiaggia di San Foca nel comune salentino. Il patto è stato proposto dal sindaco Marco Potì, a tutti i candidati alle elezioni politiche del 4 marzo.
L’impegno, ha detto D’Alema, consiste nel «portare in Parlamento una risoluzione per fermare i lavori del cantiere Tap, ridiscutere con la Regione Puglia e gli enti locali una localizzazione che sia ragionevole, perché, come ho sempre ritenuto, un gasdotto è giusto che approdi in una delle aree industriali che ci sono piuttosto che in una delle località turistiche più belle del Salento». «Bisogna tornare anche ad un metodo democratico - ha detto ancora - che non può essere quello di decidere a Roma con un decreto che cosa fare del nostro territorio su cui devono decidere i cittadini e gli amministratori del Salento». «Quindi è anche questo principio che oggi ho voluto affermare - ha concluso - con l’impegno e la posizione che ho preso».

IL SINDACO: PATTO UN IMPEGNO CON ELETTORI - «Si tratta di un’iniziativa di democrazia ambientale. Non una dichiarazione di intenti generica tipica delle campagne elettorali, ma una firma su dei punti precisi per un impegno diretto e trasparente con i cittadini-elettori». Spiega così il sindaco di Melendugno, Marco Potì, il patto territoriale da lui proposto a tutti i candidati alle politiche e sottoscritto oggi da Massimo D’Alema.

«Finora ci sono state firme trasversali - spiega Potì - dai candidati M5S a Leu, da Potere al Popolo a Casa Pound. Nessuna firma al momento da parte di candidati del Pd, anche se Emiliano continua a manifestare la sua contrarietà all’infrastruttura, mentre per il centrodestra l’unica firma è quella di Paolo Pagliaro di Fi candidato peraltro fuori provincia». «C'è tempo fino a domani per aderire - conclude Potì - il mio telefono è sempre acceso».

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