TARANTO - «Fermiamo degrado e illegalità, salvaguardiamo tutta l’area del fiume». Questo l’appello di Legambiente Taranto dopo la ricognizione compiuta nei giorni scorsi da un nutrito gruppo di soci dell’associazione e di cittadini di Taranto dello stato dell’area del fiume Galeso, l'unico corso d’acqua che sfocia nel primo seno del Mar Piccolo, celebrato - tra gli altri - da Virgilio e da Orazio.
«Si tratta di un luogo - spiega Legambiente - di grande bellezza, oggetto negli anni passati di interventi e finanziamenti pubblici volti alla creazione di un parco, il Parco Letterario del Fiume Galeso, e di un Centro di Educazione Ambientale (Cea)».
L’associazione parla di una «discarica abusiva a cielo aperto che costituisce una parte rilevante e aberrante del paesaggio e in cui spicca la presenza di rifiuti pericolosi, costituiti da manufatti in eterni e di rifiuti ingombranti come apparecchiature elettriche ed elettroniche, con il loro possibile carico di sostanze nocive per l’ambiente e la salute».
L’associazione chiede alla Amministrazione comunale di Taranto «un intervento straordinario di radicale pulizia dell’intera area, per asportare tutti i cumuli di rifiuti che ne distruggono la bellezza e restituirla alla piena fruibilità da parte dei tarantini che, specie se si fa riferimento ai più giovani, ne ignorano spesso persino l’esistenza».