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Rione Lucania si autotassa
per avere le ronde notturne

 
rione lucania a potenza

Venerdì 01 Dicembre 2017, 11:23

di MASSIMO BRANCATI

POTENZA - Il rione si autotassa per alzare il livello di sicurezza nella zona. Da oggi è operativa la convenzione firmata dal comitato di quartiere con la società di vigilanza Security Department di Anzi per le ronde notturne all’interno di rione Lucania, a Potenza. A fronte di un canone di 220 euro mensili, la società di guardiania si impegna ad effettuare controlli notturni in varie aree, soprattutto in quelle meno illuminate.

La decisione di affidarsi ai vigilanti per sentirsi più sicuri non è dettata da una critica implicita al lavoro delle forze dell’ordine. Lo dice a chiare lettere il presidente del comitato di quartiere, Orazio Colangelo: «Sappiamo bene l’impegno che ci mettono carabinieri e polizia. I loro organici sono carenti e gestire tutta la città non è facile. Il nostro - spiega Colangelo - vuol essere soltanto un aiuto, un affiancamento alla pregevole opera di controllo del territorio fatta dalle forze dell’ordine, tutto qui».

Ma perché avete deciso di organizzare ronde notturne? Ci sono stati episodi che vi hanno spaventato? «Alcuni furti, l’ultimo dei quali riguarda gli pneumatici di un’auto, hanno creato un po’ di apprensione tra gli abitanti. È innegabile dire, inoltre, che nel quartiere la presenza di migranti determina qualche preoccupazione in più».

Sono un centinaio. Da sempre lei dice che si sono perfettamente integrati. E allora? «È vero, quelli che ospitiamo fanno ormai parte del tessuto sociale del rione. Ma io mi riferisco a chi viene da fuori, ai migranti che di sera e di notte si ritrovano dalle nostre parti. Forse una vettura con il lampeggiante può essere un deterrente per chi ha brutte intenzioni. Gli extracomunitari che abitano qui sono tranquilli e collaborativi».

La recente polemica legata alla rissa notturna tra migranti ha comunque lasciato il segno... «Inevitabile. Ecco perché vogliamo incrementare i controlli. Tutto il quartiere è d’accordo e i residenti si sono autotassati sapendo di contribuire a creare un servizio importante».

Sulla scia di quell’episodio il rione ha detto basta all’arrivo di altri migranti. Lei ha scritto di recente una lettera al prefetto. Ha avuto risposta? «Sì, ed è stata anche tempestiva. Mi ha garantito che non dovremo ospitare altri richiedenti asilo».

Insomma, oggi dal suo osservatorio cosa ci può dire sulla situazione del rione? C’è tranquillità? «Direi calma apparente. Qualsiasi evento che va a rompere l’equilibrio raggiunto potrebbe innescare un incendio, ecco perché dobbiamo essere vigili e pronti. Ai cittadini abbiamo distribuito un questionario proprio sulla sicurezza. Avremo i risultati nei prossimi giorni. Ci consentiranno di capire meglio quali sono le esigenze e i motivi di preoccupazione». Nel frattempo, però, ci si è portati avanti con il lavoro: da stasera il quartiere può contare su nuovi angeli custodi.

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