Sabato 06 Settembre 2025 | 22:39

Attentato in Gb, rivista Isis
«Colpire bimbi non è sbagliato»

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

terrorismo Isis

Rumiyah,: il massacro collaterale è lecito in azione jihadista

Martedì 23 Maggio 2017, 15:10

24 Maggio 2017, 13:26

Un attentato esplosivo al concerto di un idolo dei teenager come Ariana Grande, con tanti ragazzi ad affollare l’evento. La possibilità di colpire anche bambini nelle azioni jihadiste è teorizzata nel quinto numero della rivista dell’Isis 'Rumiyah', in un articolo chiamato 'Collateral carnagè. Il magazine - 9 i numeri usciti finora - è diventato un punto di riferimento per le strategie e la propaganda dello Stato islamico.
Non è la prima volta che un concerto diventa l’obiettivo di un attacco di matrice islamista: era già accaduto al Bataclan di Parigi, il 13 novembre del 2015. In quel caso si esibiva un gruppo stoner rock, gli Eagles of death metal e tanti giovani tra il pubblico sono rimasti uccisi. A Manchester Ariana Grande richiamava invece soprattutto adolescenti, ma lo Stato Islamico 'rassicurà i suoi seguaci citando più volte Allah e Maometto: anche i bambini possono diventare il target di un attacco terroristico. E quanto più un attentato è eclatante, anche per la sua efferatezza, tanto più è funzionale all’obiettivo di seminare il terrore tra quelli che vengono definiti "miscredenti».
«Uno non dovrebbe addolorarsi - si legge nell’articolo - per l'uccisione collaterale di donne e bambini miscredenti, perchè Allah ha detto: 'Non addolorarti per i miscredentì. Invece, bisognerebbe realizzare che Allah ha decretato la loro morte dalla sua esatta giustizia e grande saggezza. Il combattente deve fare il massimo per portare avanti la causa di Allah, indipendentemente dal massacro collaterale prodotto tra le masse di infedeli».
Inoltre, prosegue Rumiyah, «si dovrebbe ricordare che gli infedeli hanno ucciso molte più donne e bambini musulmani. E, comunque, anche se non fosse così, sarebbe ancora consentito colpire le masse di miscredenti senza riguardo per le uccisioni collaterali di donne e bambini».
La rivista cita poi «il benedetto massacro di Nizza» come «un eccellente esempio del massacro collaterale provocato durante il corso della jihad».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)