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Sindacati commemorano
vittime Portella Ginestra

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Sindacati commemorano vittime Portella Ginestra

Lunedì 01 Maggio 2017, 09:55

16:06

SAN SEVERO - Circa 200 braccianti africani hanno partecipato questa mattina ad una manifestazione organizzata in occasione del primo maggio a Rignano Garganico organizzata dall’Usb (Unione sindacale di base) per ribadire la richiesta di maggiori diritti e paghe dignitose per i lavoratori della filiera agricola. Dalla campagne di Rignano Grganico i manifestanti si sono radunati nei pressi del cimitero di San Severo per poi attraversare le strade principali della città ed arrivare dinanzi al municipio.
Sfilando insieme hanno urlato slogan e richieste: «Lavoro - diritti - dignità», quello più gettonato. Due sono state le richieste che hanno avanzato i manifestanti: la prima è che vengano restituiti i containers posizionati vicino ai luoghi di lavoro e la seconda, che venga portata l’acqua potabile che attualmente non hanno. La manifestazione, nel corso della quale è stato ribadito che sì, va bene smantellare i ghetti, ma contemporaneamente servono servizi e strutture di accoglienza, si è svolta in modo pacifico e senza incidenti.

TENSIONI A TORINO - Hanno tentato di raggiungere piazza San Carlo, dove si stavano svolgendo i comizi del Primo Maggio, gli antagonisti fermati dalla polizia nel centro di Torino. I tentativi, secondo la Questura, sono stati tre. Ad attuarli una ventina di persone, travisate e armate di bastoni, che si muoveva in testa allo spezzone antagonista, composto da circa 200 persone. La polizia, posta a sbarramento, si è frapposta e ha evitato che i manifestanti deviassero dal percorso autorizzato.

Sono tre le persone fermate a Torino per gli scontri tra centri sociali e polizia al corteo del Primo Maggio. La loro posizione è al vaglio degli investigatori della Questura. Gli agenti hanno sequestrato ai manifestanti sampietrini, bastoni e ombrelli.

A MASSA CARRARA 150 GIOVANI DI LOTTA STUDENTESCA SFILANO - In 150 giovani di Lotta studentesca, organizzazione riconducibile a Forza nuova, hanno sfilato stamani per le vie del centro storico di Massa (Massa Carrara) «contro la disoccupazione», sventolando bandiere nere e cantando cori fascisti. La manifestazione non era autorizzata: Lotta Studentesca aveva ottenuto l’ok per un sit-in, sempre in mattinata, nella zona industriale e lontano dal centro.
Per evitare scontri la polizia ha deciso di scortare il corteo per circa 15 minuti e la città era blindata anche per il timore di una contro manifestazione delle forze di sinistra. Quest’ultime però non sarebbero riuscite a organizzarsi, visto che Lotta studentesca ha improvvisato il primo corteo e non ha comunicato mai pubblicamente il luogo del sit-in.

Dopo il corteo per il centro della città, si è svolta, senza problemi di ordine pubblico, la manifestazione autorizzata di Lotta studentesca, in un piazzale della zona industriale di Massa.

Proprio per dirigersi al luogo concordato per l’evento, circa 150 militanti aveva improvvisato il corteo, scandendo cori e slogan quali 'siamo i legionari di Mussolinì, 'maglietta nera trionferà', 'lotta dura senza paurà e sventolando bandiere nere. Poi i partecipanti con un pullman, scortati dalle forze dell’ordine, sono stati portati nel luogo previsto per la manifestazione autorizzata, un’area che è stata definita «un luogo ridicolo per manifestare, in mezzo al nulla, dove nessuno ha potuto ascoltare le nostre motivazioni - ha poi commentato il segretario nazionale di Ls Andrea Di Cosimo-; abbiamo comunque vinto la nostra battaglia, perché volevano impedirci di tornare in piazza, e invece siamo riusciti comunque a manifestare».
Al vaglio ora delle forze dell’ordine immagini e registrazioni per eventuali provvedimenti riguardo alla manifestazione non autorizzata e per verificare se in qualche condotta si possa configurare l’apologia del fascismo.

A ROMA CONCERTONE AL VIA -  Ha preso il via, in piazza San Giovanni a Roma, il tradizionale Concertone del Primo Maggio, promosso dai sindacati. A dare il via alla maratona di 9 ore è stata Camila Raznovich, conduttrice insieme a Clementino. «Non vogliamo dimenticare Portella della Ginestra, dove 70 anni fa 11 persone vennero uccise perché manifestavano per i propri diritti. Non vogliamo dimenticare le mondine, che tra le prime lottarono per un salario più equo e dignitoso; non vogliamo dimenticare i lavoratori delle fabbriche, che ottennero le 40 ore lavorative e il sabato di riposo; non vogliamo dimenticare i giovani che lottano perché il precariato non sia una condizione immutabile; non vogliamo dimenticare la luce accesa sul caporalato; non vogliamo dimenticare chi oggi è qui con il diritto di lottare e il dovere di fare di questo Paese un Paese migliore». Dopo l’incipit della conduttrice, il via musicale al Concertone lo hanno dato gli Après la Classe.

FITTO: PIU' LAVORO - «Ha ragione il Presidente Mattarella: Il lavoro deve restare il primo degli impegni comuni. Ma è difficile pensare che sia tale se, ancora ieri sera, per Renzi, rieletto segretario del Pd, il Jobs Act è una Riforma straordinaria». Così Raffaele Fitto leader di Direzione Italia. "Non è così che si ferma quella fuga dei giovani dall’Italia e che Mattarella definisce: intollerabile. Non è che non si lascia indietro chi perde il lavoro e che Mattarella invita ad accompagnare in un fattivo reinserimento. C'è bisogno di scelte coraggiose che inducano le imprese ad assumere, non di politiche spot che disincentivano la creazione di rapporti di lavoro stabili».

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