di MARIANNA LA FORGIA
MOLFETTA - In un palazzetto stracolmo di gente (c’è anche chi ha passato un brutto quarto d’ora senza poter vedere bene il match per la bolgia in ogni angolo della struttura) va in scena il delirio del volley con l’Exprivia Molfetta e la Sir Safety Conad Perugia.
Gli ap plausi iniziali però sono tutti per l’opposto pugliese Giulio Sabbi, premiato come mvp di gennaio per i suoi 472 punti, frutto di un iter quasi senza macchia. Molfetta subisce il 3-0 e rimane decima con 22 punti, ancora in lizza per i playoff. E poi si apre il sipario. Si comincia con una grande Molfetta a dare il break al Perugia sul 4-1 con un ace del martello brasiliano Joao Rafael De Barros Ferreira; coach Bernardi è costretto a chiedere il time out per dare qualche dritta ai suoi ragazzi. L’opposto Atanasijevic assesta bene i suoi colpi, De Cecco si sbizzarrisce a muro per il 5-5 e Molfetta deve ricominciare a macinare veloce per non perdere ossigeno: l’opposto perugino si lascia a qualche errore, quello molfettese Giulio Sabbi ingrana la marcia e riporta in vantaggio i suoi sul 10-8 in uno scambio di colpi con gli avversari molti intensi. Ancora nel bozzolo la stella della squadra umbra, il martello Ivan Zaytsev con qualche difettuccio che non gli viene perdonato fino al 11-12 raggiunto con la rabbia dello schiacciatore a valanga nel campo degli avversari. Molfetta non ha intenzione alcuna di mollare e i ragazzi sono vigili a presidiare muro e difesa: Vitelli piazza anche un muro su Birarelli che ha sempre il suo perché, soprattutto se segna il 14-14.
Un gesto che fa incaponire il Perugia a cominciare con un set a carico: così è, esplodendo alla distanza. Molfetta però ha un approccio da vincente, mette in cassa un 80% di contrattacco e un cambio palla diretto da bei punti, ma non basta se commetti qualche errore di troppo. E allora si ricomincia per recuperare.
Il gap nel secondo quarto c’è ma è minimo: il 4-5 non è malaccio e Molfetta con De Barros Ferrera mette la palla del 7-6 nell’unico angolo del campo dove la difesa umbra non può arrivare. Il centro? Presidiato alla grande dall’armadio Marko Podrascanin a segno con una veloce che gli regala il 60% di attacco a meno della metà del secondo set; in grande forma Russell che fa girare la palla al 12-15, Molfetta non risponde bene e comincia a perdere la lucidità. Coach Gulinelli chiede il time out, dopo poco da spazio al capitano dei pugliesi Francesco Del Vecchio per De Barros Ferreira e Sabbi sul 14-23 spreca una bella palla che forse non avrebbe allungato fino ad acciuffare i campioni del Perugia ma avrebbe ridato spinta al gruppo. Troppo assorto anche nel terzo parziale. A questo punto è più una questione di testa: Perugia si vede più distesa, sa il fatto su; Molfetta deve ricominciare da zero e non può sbagliare nulla.
Eppure comincia con un 0-3 e il time out di Gulinelli a spezzare le battute e gestire al meglio un grande De Cecco che smista palloni rendendoli magici anche quando la ricezione è sporca. Atanasijevic fa il bello e cattivo tempo, spazio anche a Berger in grande forma aiutati dai pugliesi quasi rassegnati ad un 3-0 imminente. Il muro di Molfetta non ha avuto molto successo (solo due punti) così come la battuta; Perugia ha fatto la sua parte, forse non ha dovuto sudare troppo ma la mentalità dei campioni ha fatto la differenza.
«Il Perugia è stato bravo a metterci pressione in battuta fin dall’inizio - dice l’allenatore molfettese Flavio Gulinelli -, hanno disputato una bella partita e noi non siamo stati bravi a rispondere come in altre occasioni. Avremmo dovuto sostenere il loro ritmo invece abbiamo commesso molti errori. Adesso pensiamo alla prossima partita».
Prossimo match che sarà in trasferta con un’altra grande del campionato, l’Azimut Modena, quarta in classifica con 45 punti, battuta all’andata per 3-1.