GALLIPOLI - Macabro ritrovamento a Gallipoli dove i resti saponificati di un corpo, presumibilmente di un uomo, sono stati trovati all’interno di un bidone di quelli utilizzati per il carburante. Il fusto era in una zona di campagna vicino uno svincolo che porta nei pressi dello stadio di calcio di via del Mare. Sul ritrovamento stanno indagando i carabinieri coordinati dalla direzione distrettuale antimafia.
All’interno del bidone, sulla cui sommità c'era un blocco di cemento, non sono stati trovati documenti d’identità. Una delle ipotesi é che possa trattarsi di un cittadino di origini africane, un senegalese, la cui scomparsa era stata denunciata la scorsa estate. Al momento non si sa da quanto tempo i resti del cadavere si trovassero all’interno del fusto.
E’ stata una telefonata anonima, alle 22 circa di ieri, a segnalare al 112 della Compagnia carabinieri di Gallipoli la presenza di un bidone per combustibili con all’interno un cadavere nelle campagne di Gallipoli nella zona agricola.
Sulla base delle indicazioni, riferiscono i carabinieri, i militari dell’Arma verso l’1.30 hanno trovato un fusto di colore verde, adagiato in posizione orizzontale, coperto da rami secchi, la cui estremità era sigillata con pietre e cemento. Con l'ausilio dei vigili del fuoco di Gallipoli e del personale della sezione Rilievi del Reparto operativo dei carabinieri, sono state tolte calce e pietre ed è stato estratto dal fusto il cadavere saponificato di un uomo, di corporatura magra e di altezza media.
I carabinieri hanno subito informato del ritrovamento il magistrato di turno alla Procura di Lecce e la Direzione distrettuale antimafia. Insieme ad un magistrato, sul posto è intervenuto un medico legale per una prima ispezione cadaverica. Il cadavere è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale 'Vito Fazzì di Lecce per eseguire l’autopsia e risalire alla data della morte dell’uomo, alle cause e alla sua identità.
TROVATO PEZZO DI NYLON - Un pezzo di corda di nylon, lungo circa 60 centimetri, è stato trovato dagli investigatori all’interno del bidone per combustibili in cui la notte scorsa é stato rinvenuto il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione. La circostanza avvalorerebbe l'ipotesi investigativa che la vittima, prima che il corpo venisse nascosto nel fusto, sia stata uccisa forse tramite strangolamento.
Al momento si tratta solo di un’ipotesi, perché lo stato di saponificazione del cadavere non permette una valutazione delle cause della morte, che gli inquirenti definiscono di sicuro «non recentissima». Le modalità dell’occultamento del cadavere sembrerebbero di stampo mafioso. Dopo essere stato riposto all’interno del bidone, il cadavere é stato ricoperto di pietre e con una colata di calce. Accorgimento, questo, che potrebbe, a detta degli investigatori, aver rallentato il processo di decomposizione del corpo, ma allo stesso tempo potrebbe anche averlo favorito in presenza di temperature esterne molto alte.
La Dda, che sta coordinando le indagini col sostituto procuratore Alessio Coccioli, ha disposto l’autopsia, che dovrebbe essere eseguita per il fine settimana, e una preventiva indagine strumentale