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A Potenza più... potenza
guai a bollette e contatori

 
A Potenza più... potenza guai a bollette e contatori

Elettricità fornita in rete a oltre 240 volt a fronte dei 220 previsti

Venerdì 06 Gennaio 2017, 10:10

di Giovanni Rivelli

POTENZA - Fare una pizza mentre girava la centrifuga per loro era impossibile. Eppure, istruzioni alla mano, pur tenendo accesi entrambi gli elettrodomestici, la potenza assorbita non doveva essere tale da far scattare il contatore. È così che a una famiglia potentina è venuto prima un sospetto e poi un’idea: non è che la fornitura dell’Enel è difforme da quanto previsto? E, complice il fatto che lui, il signor Ermanno Cuomo, è un tecnico elettronico, hanno deciso di misurare la fornitura.

Così, grazie ad apposite apparecchiature, hanno messo il contatore sotto osservazione. «La questione - racconta il signor Ermanno - è stata subito chiara: la tensione di fornitura è contrattualmente prevista a 220 volt, ma il realtà è costantemente superiore ai 240». E qui serve una precisazione. In genere, nei paesi europei, la tensione di fornitura è fissata in 230 volt. L’Italia fa eccezione e si attesta a 220 ma il contratto prevede che rispetto alla tensione nominale ci possano essere scostamenti di più o meno 10% vale a dire da 198 a 242 volt. Una previsione di buonsenso se si tiene presente che è difficile mantenere costante la tensione su cui possono incidere ad esempio condizioni meteo, consumi e distanza dalla cabina elettrica.

«Il problema - continua il signor Ermanno - è che sono più di 9 mesi che effettuo questo monitoraggio e i valori sono più o meno gli stessi e a volte superano anche gli indici di tollerabilità». Ma poteva trattarsi di un problema sulla sua utenza e così la famiglia ha deciso di coinvolgere nel monitoraggio altre persone e altre utenze. I punti di misurazione sono diventati tre. «Abbiamo tenuto il voltaggio sotto controllo sia a via del Gallitello che a Piazza Don Bosco e ancora a Via Pienza - spiegano oggi - e la situazione è stata la stessa in tutti e tre i punti tanto da far pensare che ci sia un vero e proprio standard». Il sospetto, nemmeno tanto celato, è che aumentando la potenza di fornitura i gestori elettrici aumentino gli incassi visto che viene fornita più elettricità che ci ritroviamo poi in bolletta. E il signor Ermanno ne ha fatto una vera e propria battaglia. «Assecondando quella che è una mia passione ho anche speso 700 euro per acquistare due apparecchiature professionali di misurazione tra loro differenti che ho montato in parallelo per avere due riscontri e ho ricevuto ancora conferme». Non solo, insomma, quella pizza continua a non poterla cuocere ma ha scoperto anche che è più salata del dovuto (circa il 10% della spesa per elettricità in bolletta). senza considerare i rischi per gli apparati. «Perché è vero - osserva - che tollerano fino a 250 volt, ma se lo standard arriva appena sotto un piccolo sbalzo potrebbe essere fatale».

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