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La Puglia e la Basilicata
bocciano la riforma

 
La Puglia boccia la riforma  il No batte il Sì 67% a 33%

Affluenza al 61,7%: boom partecipanti nel Barese (63,7%), ultimo il Foggiano (58,6%)

Lunedì 05 Dicembre 2016, 08:33

17:59

di BEPI MARTELLOTTA

BARI - La Puglia non tocca la media nazionale ma sfiora la vetta nel Sud nella classifica della partecipazione al referendum costituzionale (prima è la Basilicata). E boccia la riforma 67 a 33. Una bocciatura inequivocabile certificata dai voti assoluti: 1 milione di pugliesi ha detto «no» alla proposta del governo Renzi a fronte dei 493mila «sì» (quando la conta è ultimata su 3mila delle 4.022 sezioni allestite nella regione), seguendo così l’onda lanciata dai big politici di tutti gli schieramenti (ad eccezione di quella «ufficiale» seguita dal Pd con un sommesso invito al sì).

Alla chiamata ai seggi nelle sei province ha risposto il 61,7% degli aventi diritto al voto, con una media inferiore a quella nazionale (69,1%) ma di gran lunga più alta di quella delle altre regioni meridionali. Dove, però, la risposta dei «No», ad eccezione della Basilicata (che primeggia per partecipazione al voto), è stata più forte. Nel Barese la percentuale dei votanti più alta della regione (63,7%); nel Brindisino il 60,2%; nel Leccese il 61,9% ; nel Tarantino il 61,1%; nella Bat affluenza al 61,7%; nel Foggiano la media più bassa (58,6%).

La giornata è cominciata col rigoroso silenzio elettorale. Michele Emiliano, che ha votato intorno alle 10.30 nel seggio della scuola «Principessa Jolanda» di Bari, aveva postato su facebook il suo appello a recarsi alle urne. «Sud fai sentire la tua voce. Al nord sono già andati a votare in tanti. Andate a votare anche voi in Sicilia, Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo e Sardegna. Forza!!!». Se il governatore della Puglia non aveva fatto mistero del suo «No», il presidente dell’Anci nazionale e sindaco di Bari, Antonio Decaro, aveva da tempo annunciato il suo «Sì» e ieri ha votato nel seggio della scuola «Rita Levi Montalcini» di Torre a Mare. «Io ho votato. L’ho fatto con il sorriso, come sempre, perché votare per partecipare alle scelte che riguardano il nostro Paese - ha scritto anche lui su facebook - è una cosa bella. Con il sorriso ci sveglieremo anche domani».

Tornando ai dati, le affluenze più alte nel Barese si sono registrate a Poggiorsini (83,7%), Putignano (70,3%), Valenzano (67,9%). Nel Brindisino partecipazione più alta a Cisternino (67,2%), San Pancrazio Salentino (63,4%) e Ostuni (62,7%). Nel Foggiano si sono distinte Ordona (67,1%) e Rocchetta Sant’Antonio (64%). Nel Leccese sopra la media Martignano (69,7%), Arnesano (69%) e Patù (69,4%). Nel Tarantino corona a Monteparano (68,7%), Carosino (64,5%) e Fragagnano (72,4%). Nella Bat oltre la media solo Trani col 63,5%.

In Basilicata il no ha raggiunto il 62,85 per cento. Una posizione che può dirsi decisa con una partecipazione altrettanto importante al voto, che ha superato anche quella delle consultazioni regionali in cui le preferenze «tirano» la volata delle urne.
Alla fine hanno votato più di 6 elettori su 10 (la maggiore affluenza al Sud), con una prevalenza nel Potentino, dove ha votato più del 63%, rispetto al Materano che si è attestata intorno al 60%. Confermando la tendenza nazionale maggiori affluenze nei due capoluoghi, con Potenza che raggiunge il 69,12% e Matera che supera quota 64%.

Buona complessivamente la presenza alle urne. Il dato era chiaro già al primo appuntamento per valutare l’affluenza ai seggi che si era attestata intorno alle 12, al 14,50 in regione (14,92 nel Potentino, 13,69 nel Materano) con punte nei capoluoghi: a Matera col 16,26 per cento degli aventi diritto, pari a 7815 persone a Potenza col 19,02, pari a 10.656 elettori.
Alle 19 il dato si è più che triplicato, con una percentuiale regionale del 47,92% (48,72 nel Potentino e 46,37 nel Materano) e capoluoghi balzati con Potenza al 54,9%, pari a 30.749 elettori, e Matera con 24.340 persone per una percentuale pari al 50,64 per cento.

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