Domenica 07 Settembre 2025 | 01:23

Foggia, agguato con mitraglietta
Ferito boss e il nipote di 4 anni

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Agguato a Foggia, feritoil boss e nipote di 4 anni

Nel mirino Roberto Sinesi, esponente della criminalità dauna

Martedì 06 Settembre 2016, 19:25

07 Settembre 2016, 09:18

Poteva essere una strage l’agguato avvenuto alle 16.30 alle spalle della chiesa del Sacro cuore, al rione Candelaro, con i killer che hanno sparato all’impazzata una ventina di colpi di pistola e forse mitraglietta contro un’auto su cui c’erano tre persone: l’obiettivo era ammazzare Roberto Sinesi, 54 anni, becchino, sorvegliato speciale, uno dei capi storici della «Società foggiana», la mafia cittadina. Colpito alla schiena da un proiettile che si è conficcato nel petto, Sinesi è ricoverato in prognosi riservata agli ospedali riuniti dov’è stato operato: ferito a una spalla il nipotino di 4 anni, ricoverato e fuori pericolo; illesa la madre di quest’ultimo, la primogenita di Sinesi, Elisabetta di 34 anni, moglie del capo-clan Antonello Francavilla, attualmente detenuto.

Secondo una prima ricostruzione, Sinesi - sottoposto alla sorveglianza speciale - era a bordo della «Fiat 500 L» guidata dalla figlia Elisabetta e con a bordo anche il figlioletto di quest’ultima: l’auto percorreva via Amorico ed era nei pressi dell’ingresso dell’oratorio dei salesiani della chiesa del Sacro cuore quando i sicari - non è noto se a bordo di un’auto o una moto - hanno aperto il fuoco sparando da dietro: sull’asfalto gli investigatori hanno repertato numerosi bossoli e ogive, pare esplosi da pistole calibro 7.65 e calibro 9: si parla anche dell’uso di una mitraglietta, circostanza da verificare. Il bimbo è stato colpito da un proiettile che gli ha trapassato una spalla; illesa la madre. Un proiettile si è conficcato nella vetrata dell’ingresso dell’oratorio. 

Sinesi, che ha trascorso almeno 20 anni in cella, è stato arrestato l'ultima volta il 16 giugno scorso nel blitz «Rodolfo» per il pizzo imposto ai camionisti che trasportavano il pomodoro al conservificio Princes: dopo tre settimane, il 7 luglio, il Tribunale del riesame scarcerò il capo-mafia e gli altri 5 indagati.

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