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Alitalia - La scure su Malpensa

 
Alitalia - La scure su Malpensa

Domenica 30 Marzo 2008, 00:00

09 Dicembre 2024, 18:59

MALPENSA (Varese) - Oggi è un giorno importante per Malpensa anche se pieno di contraddizioni: si inaugura la nuova superstrada che rende più veloce di una buona mezz'ora il collegamento da Torino con l'aeroporto e nel contempo scatta il taglio del 72% dei voli deciso da Alitalia e si iniziano a vedere in concreto le conseguenze non solo per i 900 dipendenti della società che gestisce lo scalo (Sea) tutti in cassa integrazione a rotazione, ma anche per i negozianti, i tassisti e soprattutto i passeggeri.
Il cambiamento è chiaro già a colpo d'occhio. «In una domenica normale le code arrivavano oltre le transenne: guardi adesso. Niente voli, niente passeggeri» dice Laura Ricco mentre aspetta che qualcuno si presenti al suo banco di check in. Per lei oggi è l'ultimo giorno di lavoro: dal dicembre 2005 era impiegata come interinale ma per ora non ci sono possibilità di rinnovo del contratto. «La nostra azienda - racconta - ci ha già proposto nuovi lavori, casomai in aeroporto», ma non con Sea. «Sono momenti duri - ammette Laura M. che da 17 anni lavora per la società aeroportuale -. Alitalia ha lasciato un grande vuoto e oggi ci siamo resi conto veramente di quale fosse». In una domenica tipo, i voli della Compagnia di bandiera a Malpensa erano 380: oggi sono 102, 51 in partenza e 51 in arrivo. E se la media di passeggeri era di circa 70.000, oggi la stima è che saranno più o meno la metà. A livello settimanale i voli di Alitalia passeranno da 1.238 a 352, con 140 viaggi intercontinentali, 536 europei e 210 nazionali in meno.
«Noi - spiegano in uno dei banchi dove mettono il celophan per sigillare i bagagli - solo questa mattina abbiamo avuto un calo almeno del 20% di clienti». E anche i tassisti notano meno passeggeri.
Ma la situazione non è del tutto nera e a Malpensa tutti sperano che la crisi sia passeggera. «L' aeroporto non morirà - assicura il presidente di Sea Giuseppe Bonomi -. Ora Malpensa cessa di essere un Hub e diventa un aeroporto point to point», ma l'obiettivo è il rilancio prima possibile. «Siamo sicuri di recuperare 510 voli settimanali in un anno - aggiunge - è il nuovo governo avrà l'imperativo categorico di liberalizzare i diritti di traffico: questo è il presupposto per la rinascita». Qualche primo timido segnale positivo si è avuto già oggi nel "riempimento" di alcuni degli slot lasciati liberi da Alitalia.
Alle 9.40 ha fatto il suo debutto a Malpensa, con un volo diretto a Napoli Capodichino AirOne, la società che ha presentato un'offerta di acquisto per la Compagnia di bandiera e che dice di puntare «a diventare il principale vettore a Malpensa». Detto in numeri significa che ci saranno 140 voli settimanali a partire da metà giugno, non solo nazionali ma anche internazionali ed intercontinentali (Boston e Chicago) inclusi i collegamenti per Roma che la Compagnia di Carlo Toto ha inaugurato oggi.
«Ma mancano le informazioni - sbotta Patrizia Nicoletta in partenza per la Capitale -. Io ho perso un volo perchè mi hanno portato al terminal sbagliato: l'unica cosa che mi piace di Roma è che funziona meglio di qui». Chi invece rimpiange la presenza massiccia di Alitalia a Malpensa e Norberto Poggio: «avevo acquistato un volo diretto verso Buenos Aires per agosto - racconta -, l'avevo già pagato e poi mi hanno detto che non lo fanno più, che devo fare scalo a Roma. Francamente mi sono trovato un po' male. Non mi hanno neanche dato un risarcimento». Lui che abita in zona è preoccupato delle conseguenze del taglio dei voli. «A tanta gente il lavoro mancherà - dice -. E poi guardi solo il collegamento tra l' Autolaghi e l'A4. Hanno speso oltre 200 milioni, che cosa ci facciamo passare? Solo due macchine?». Ma la superstrada inaugurata oggi, promette Bonomi, in realtà «è un presupposto per la rinascita».

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