Il Tar di Bari dovrebbe decidere oggi sulla richiesta dell’ex direttore generale di Arpal, Massimo Cassano. Dai giudici amministrativi vuole un decreto urgente che gli consenta nei fatti di tornare alla guida dell’agenzia per il lavoro della Puglia. L’istanza è stata discussa ieri mattina, alla presenza anche dell’avvocato della Regione, Carmela Capobianco. Cassano, che anche ieri si è presentato in ufficio nonostante il commissario dell’agenzia, Silvia Piemonte, lo abbia diffidato a liberare la stanza entro tre giorni, sostiene di essere stato illegittimamente privato dell’incarico. La Regione viceversa ritiene che la legge approvata dal Consiglio il 19 ottobre, e entrata in vigore venerdì scorso, sia auto-applicante e incida direttamente sul rapporto di lavoro del direttore generale.
Cassano è finito nel mirino di Pd e Cinque Stelle per via della gestione dell’agenzia e in particolare delle assunzioni, con l’ingresso di persone collegate alla sua attività politica (la lista Puglia Popolare) e anche di parenti del direttore generale. Alle ultime elezioni politiche l’ex sottosegretario al Lavoro si è candidato per il Terzo polo di Calenda, dichiarandosi avversario di Emiliano (che lo aveva nominato all’Arpal), scelta che ha ulteriormente indispettito i Dem. Fatto sta che dopo tre rinvii, ottenuti con la mediazione dello stesso Emiliano, il Consiglio regionale ha approvato la legge che dota l’Arpal di un consiglio di amministrazion e soprattutto dispone la decadenza di Cassano.
Nel frattempo le stranezze non mancano, come ad esempio l’«errata corrige» con cui martedì sera l’Arpal ha modificato (senza alcuna spiegazione) la graduatoria della prova scritta del 3 ottobre di un concorso per 11 posti da tecnico informatico statistico che aveva visto sei persone dichiarate idonee. Con l’«errata corrige» l’Arpal ha «dato atto» di un verbale della commissione di concorso e ha dichiarato idonee 28 persone, tutte quelle che hanno raggiunto 21 punti su 30.
Una cosa simile è avvenuta venerdì scorso. Con un verbale della commissione di concorso, è stata cambiata la risposta esatta di una delle domande somministrate ad agosto ai concorrenti della prova preselettiva per 12 posti di collaboratore amministrativo a tempo indeterminato (terza media), con il risultato che anche questa graduatoria deve essere smodificata. In conseguenza della risposta modificata, sono stati ammessi alla prova scritta (che si era svolta a inizio ottobre) cinque candidati inizialmente esclusi, che dunque il 28 novembre dovranno sostenere lo scritto. Durante la prova di ottobre, una candidata ha denunciato e ha messo a verbale che un membro della commissione avrebbe aiutato un candidato.