«In una fase storica come quella essere sindaco per nove anni era davvero un record. E lui ci è riuscito perché era sornione, ironico. Sapeva ascoltare ma sapeva anche imporsi». È una pellicola datata oltre 40 anni quella che riavvolge Daniela Mazzucca, ex sindaca di Bari (sino ad ora unica donna a sedere sulla poltrona più ambita di Palazzo di Città) parlando del suo collega socialista Franco De Lucia, scomparso ieri all’età di 88 anni. Primo cittadino dal 1981 al 1990, anni in cui l’elezione del sindaco non era diretta ma si reggeva sulle strane alleanze e geometrie della politica. In sostanza erano i partiti e il consiglio comunale a sceglierlo. «Dopo l’era De Lucia ci sono stati ben cinque sindaci in cinque anni. E il mio mandato, pensi un po’, è stato il più lungo. È durato tredici mesi, dal 1992 al 1993».
Com’era il vostro rapporto nel Partito Socialista?
«All’inizio Franco mi aveva preso un po’ sottogamba. Forse perché donna o forse perché ero troppo giovane. Poi quando ha capito che facevo sul serio è diventato disponibile. Certo, abbiamo avuto confronti spesso accesi. Il numero di sigarette che fumava era incredibile. Quando tornavo a casa mi sentivo una sigaretta umana. Ricordo ancora quando da segretario provinciale del partito imposi a lui e agli assessori di venirci a relazionare su temi caldi come l’edilizia popolare, lo stadio San Nicola e le neonate Circoscrizioni. Sa cosa mi piaceva di quel periodo?».
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