In Puglia e Basilicata
Le dichiarazioni
Ivan Scalfarotto
28 Agosto 2020
Redazione online
LECCE - E’ «una vergogna che, per mero interesse elettorale, vi siano partiti e rappresentanti delle istituzioni, a destra e a sinistra, che tollerano la presenza di candidati dichiaratisi apertamente fascisti solo per racimolare qualche voto da frange estremiste». Lo sottolinea Ivan Scalfarotto, candidato di Italia Viva, Azione e +Europa alla presidenza della Regione Puglia, in una nota diffusa dopo «la commovente visita di oggi al Giardino della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno di Nardò (Lecce), dedicato al rifugiato Ottfried Weisz, sopravvissuto all’Olocausto», che «mi ha fatto riflettere - aggiunge - su quanto, ancora oggi, il linguaggio e i gesti della politica siano fondamentali per mantenere accesa la fiamma del rispetto e della memoria». "Da Pippi Mellone sindaco di Nardò vicino a Casapound - prosegue - che vorrebbe fare di questo luogo della memoria un terminal per idrovolanti, con il quale Michele Emiliano si è fatto spesso orgogliosamente ritrarre, fino alle decine di candidati pseudofascisti che affollano le liste di Lega e Fratelli d’Italia in tutto il Paese. Ma è ancora più ignobile, e per certi versi incute anche una certa paura - continua Scalfarotto - che nessuno dei leader di questi partiti, né lo stesso Michele Emiliano, se ne siano dissociati pubblicamente, alimentando il dubbio che faccia loro comodo lisciare il pelo all’elettorato estremista al solo scopo di mantenere le proprie posizione di piccolo grande potere».
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