BARI - Continuano a salire i contagi da Coronavirus in Puglia: solo oggi sono stati registrati 3.226 test per l'infezione da Covid-19 di cui 52 sono risultati positivi. Di questi 20 in provincia di Bari, 6 nella provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 15 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Fortunatamente non si sono registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 297.585 test, mentre 4.028 sono i pazienti guariti. Invece 684 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.268, così suddivisi: 1.765 nella Provincia di Bari; 429 nella Provincia di Bat; 705 nella Provincia di Brindisi; 1.352 nella Provincia di Foggia; 667 nella Provincia di Lecce; 309 nella Provincia di Taranto; 38 attribuiti a residenti fuori regione (1 caso è stato eliminato dal database); 3 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Dichiarazione del DG della Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi 20 casi di positività al SARS-COV- 2 in provincia di Bari, di cui 10 sono contatti stretti di soggetti già individuati dal nostro Dipartimento di prevenzione, 2 rientri dalla Sardegna, e altri 3 casi sui quali sono state attivate le procedure standard di sorveglianza e di tracciamento. Il resto dei positivi fa riferimento a soggetti sintomatici presi in carico dai pronto soccorso delle strutture ospedaliere ASL. Per 10 casi è stato necessario il ricovero in ospedale”.
Dichiarazione del DG della Asl Bat, Alessandro Delle Donne: “Sono 6 i casi registrati oggi nella provincia Bat: si tratta di una famiglia di 5 persone proveniente dalla Sardegna e di un altro caso su cui sono in corso le indagini”.
Dichiarazione del Dg Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone: "Con riferimento ai 3 casi registrati oggi, uno riguarda una persona sottoposta a tampone in previsione di un intervento chirurgico, il secondo è un contatto stretto di un caso già accertato. Il terzo presentava sintomi che indicavano una possibile infezione ed è stato sottoposto al tampone".
Dichiarazione del Dg Asl Foggia, Vito Piazzolla: “in data odierna, in provincia di Foggia, si registrano 15 nuovi casi di persone positive al Covid19. Si tratta di 2 cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale; 9 contatti stretti di casi già individuati e tracciati dal Servizio di Igiene aziendale; 1 rientro dalla Spagna; 1 rientro dalla Sardegna; 2 persone individuate durante le attività di screening. Continuano, intanto, le attività di indagine epidemiologica e di sorveglianza attiva delle persone in quarantena".
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “I 3 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione riguardano due residenti in provincia di Lecce rientrati dalla Sardegna e un altro residente su cui è in corso l’indagine epidemiologica”.
Dichiarazione del Dg della Asl Taranto Stefano Rossi: “I cinque casi positivi sono riconducibili a persone provenienti dalla Sardegna o parenti stretti di soggetti provenienti dalla Sardegna, comunque casi di contatti già registrati. Proprio per questo, il dipartimento di prevenzione ha intensificato, aumentato, la presenza di medici e specialisti sul territorio al fine di prevenire in tempi rapidi eventuali aumenti di casi o focolai”.
LE PAROLE DI BOCCIA: MANTENERE ALTA LA GUARDIA - «Noi siamo sempre stati preoccupati da gennaio, nel senso che chi non è preoccupato è un incosciente. Non essere preoccupati per il virus che circola non è da rappresentanti delle istituzioni. Ovviamente è una preoccupazione che porta a essere rigorosi e prudenti. Diversa è la preoccupazione dalla paura». Lo ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, che dalla Prefettura di Taranto ha partecipato alla Conferenza straordinaria unificata con Regioni ed enti locali che ha approvato il documento Iss sulla gestione del Covid nelle scuole.
«Sapevamo - ha aggiunto - che il grande sacrificio del lockdown e il grande lavoro fatto dagli operatori sanitari nei momenti più drammatici avrebbe messo in sicurezza il Paese. Se così è stato, ribadisco, è per la leale collaborazione tra Governo, Regioni ed Enti Locali. Nessuno di noi ha mai pensato, quando abbiamo visto i numeri ridursi così tanto, che fosse finita. Chi lo ha detto era incosciente o superficiale e noi stiamo alla larga dagli incoscienti e dai superficiali». Su piano scientifico, ha osservato il ministro, «è evidente che c'è un lavoro senza precedenti che si sta facendo in Italia, in Europa, rispetto alle ricerche per cura e vaccino. Non abbiamo al momento altre strade se non i comportamenti, la distanza e il rigore. Quindi la preoccupazione ci sarà sempre, ma non deve essere terrorismo, deve essere la capacità di dirsi fino in fondo le cose che si possono fare e quelle che non si possono fare». Boccia ha confermato che «oggi il commissario Arcuri ha avviato la distribuzione dei banchi» e in merito alla consegna alle scuole di strutture abbandonate per superare la carenza di spazi che possano garantire il distanziamento, il ministro ha risposto che «su questo valuterà la ministra Azzolina. Ogni territorio ha avuto la disponibilità massima del Governo. Questa è una responsabilità gravosa per Comuni e Province. Per questo faremo una valutazione territoriale».