Nuova fase dell’emergenza virus, misure per il rilancio dell’economia, nuova stagione politica e riforme. Questi i temi cardine dell'attesa conferenza stampa tenuta dal presidente del Consiglio da Palazzo Chigi nel giorno della riapertura dei confini tra le Regioni. Un passaggio fondamentale per la ripresa delle attività nel Paese.
In sintesi, ecco cosa ha detto il premier:
«Ci meritiamo il sorriso e l'allegria, ma è bene ricordare che se siamo tra i primi a riavviare le attività in Europa è perchè abbiamo accettato tutti insieme i sacrifici»
Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci» contro il virus
sono «distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza».
Ora concentrarci sul brand Italia nel mondo: in tutti questi mesi la bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena.
Dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali.
Questa crisi deve essere un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese.
Abbiamo un’occasione storica: la commissione Ue, grazie anche al sostegno dell’Italia ha messo in campo una proposta. Noi dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi. Sul progetto di spesa che sapremo realizzare si misurerà la credibilità non solo del
governo ma del sistema Italia.
Stiamo lavorando a questo piano di Rinascita, questo recovery plan. Dovremo lavorare su innovazione, banda larga per tutto il Paese.
Dobbiamo puntare forte come mai in passato sul diritto allo studio.
Chiedo a tutte le forze politiche di collaborare sulle riforme già in cantiere in Parlamento.
IMPRESE - «Dobbiamo lavorare meglio per sostenere le imprese, dobbiamo lavorare sull'inclusione e contrastare le diseguaglianze. E’ un progetto impegnativo ma la somma che metterà l’Ue a disposizione dell’Italia non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno. Sarà una risorsa a favore del sistema Paese, di cui il governo si fa carico.
Convocherò a Palazzo Chigi tutti gli attori, le parti sociali, dobbiamo fare presto. Ora serve coraggio e lungimiranza, contro visioni di parte e riduttive.
Per quanto riguarda il Mes, come ho già detto, quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento.
SCUOLA - «Sicuramente a settembre si riaprirà, dobbiamo fare di tutto per assicurare ai nostri studenti il ripristino di una fase di normalità».
ALTA VELOCITA' - «Dobbiamo interconnettere tutte le infrastrutture, tante infrastrutture da valutare,a cominciare da binari unici».
IL SUD - «Il Sud avrà una attenzione privilegiata. Con il ministro Provenzano stiamo lavorando ad una fiscalità di vantaggio per l’intero Meridione. Se riusciamo a coniugare una fiscalità di vantaggio con gli investimenti programmati possiamo rendere attrattivo davvero il nostro Sud».