A causa della Xylella si sono persi quasi tre quarti della produzione di olive in provincia di Lecce, con il crollo del 73% della produzione di olio nell’ultimo anno. E’ quanto emerge da un’analisi elaborata da Coldiretti Puglia sulla base dei dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian), illustrata nell’incontro in Prefettura a Lecce con il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi e il governatore della Puglia, Michele Emiliano.
«A Lecce la produzione di olio ha subito un trend negativo che rischia di diventare irreversibile - sottolinea il presidente della Coldiretti provinciale, Gianni Cantele - con il minimo storico di 5.295 tonnellate prodotte nell’ultima campagna 2018/2019. L’avanzata della malattia ha lasciato milioni di ulivi secchi dietro di sé, man mano che la Xylella 'camminavà indisturbata sul territorio. Il contagio in 6 anni si è allargato a nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese».
Cantele, capo della delegazione di agricoltori e frantoiani di Coldiretti Puglia e Unaprol, precisa di aver «chiesto al ministro Lezzi che i 300 milioni di risorse aggiuntive (oltre ai 70 per il 2019 già stanziati dal Cipe) arrivino realmente agli agricoltori che non possono più produrre olive e olio, a favore di nuovi impianti resistenti, con l’indispensabile chiarezza e semplificazione per i reimpianti; e ai frantoiani - ha concluso - che stanno svendendo all’estero pezzi di frantoi».
EMILIANO: OGGI ABBIAMO I MEZZI PER RICOSTRUIRE - «Oggi abbiamo i mezzi per ricostruire sia il patrimonio produttivo che paesaggistico, lo faremo con testardaggine, fermo restando che dobbiamo limare alcuni aspetti tecnici del Decreto per farlo funzionare». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, oggi in prefettura a Lecce per fare il punto sulla Xylella con la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, in base al Piano straordinario per la rigenerazione olivicola pugliese, con criteri e modalità per l’attuazione degli interventi. La dotazione del piano è di 150 milioni di euro per ciascuno dei due anni, 2020 e 2021, mediante l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. All’incontro, anche il sottosegretario alle Politiche agricole Alessandra Pesce, il Prefetto di Lecce, il presidente della Provincia, i sindaci del Leccese, Coldiretti, Agrinsieme e Italia Olivicola, i rappresentanti di Periti agrari, Agronomi, Agrotecnici e le rappresentanze sindacali.
«Starà anche al gruppo di lavoro che abbiamo costituito - ha aggiunto - proprio qui in provincia di Lecce, sotto la guida del sub commissario Arif, Francesco Ferraro e del direttore del dipartimento Gianluca Nardone, fare in modo che tutte le procedure siano svolte con la massima velocità consentita dalle leggi. La Regione Puglia ha fatto uno sforzo enorme per coprire tutte le mille domande arrivate. Il denaro in arrivo da Roma servirà a completare questo lavoro, che rappresenta la più grande opera di ripristino del paesaggio della storia d’Italia».
«Dobbiamo creare una pianificazione agricola e decidere in che modo attutire» il danno crato dalla Xylella alla monocoltura olivicola «e valutare con le organizzazioni agricole, gli olivicoltori, i cittadini, i sindaci come redigere un grande piano di riforma agraria di tutto il Salento. Il prossimo Psr non può essere scritto come avevano fatto con l’esistente, ignorando la Xylella pur sapendo che già esisteva».
«Questo decreto - ha prpsegutio - scritto dagli uffici della Regione Puglia e concordato col Ministero, ci consente di resistere in modo adeguato. Ringrazio gli esponenti del Governo che ci hanno sostenuto in questa battaglia. Non molliamo».
«Esprimiamo - ha detto ancora Emiliano - la nostra moderata soddisfazione per il metodo con il quale siamo arrivati alla conclusione collegata al decreto. Abbiamo trovato nei ministri Lezzi e Centinaio interlocutori attenti che hanno consentito di scrivere un buon provvedimento, al di là di alcune modifiche che non sono nella responsabilità del Governo ma sono nella potestà legislativa del Parlamento. Una modifica, in particolare, ha creato un problema abbastanza serio sulle zone vincolate che vorremmo tentare di superare, anche in via interpretativa: se c'è un meccanismo automatico di autorizzazione all’espianto potrebbe essere implicito che ci sia l’obbligo al reimpianto. Se ci fosse una correzione in tal senso tutti i dirigenti che devono applicare le norme sarebbero più contenti. Ho colto con positività anche l’invito del ministro Bonisoli, preoccupato per il rapporto con le sovrintendenze».
LE PAROLE DI BARBARA LEZZI - «Di sicuro la mia firma e quella del ministro Di Maio non mancheranno. Vedremo come si deciderà di proseguire, se resterà questo Governo per gli affari correnti, allora speriamo che Centinaio batta un colpo, al di là del giro in elicottero fatto qui in Salento lo scorso maggio». Così la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, commenta gli effetti della crisi di Governo sul piano anti-Xylella, il batterio che nell’ultimo anno ha provocato il calo del 73% della produzione olivicola nella provincia salentina. I decreti attuativi per avviare i reimpianti degli ulivi nelle aree colpite dal batterio sono pronti, ma mancano le firme di tre ministri (Gian Marco Centinaio della Lega, oltre a Luigi Di Maio e Barbara Lezzi del M5s), come si è appreso in Prefettura a Lecce, in occasione della riunione convocata dalla ministra Lezzi, per fare il punto sulle procedure che dovranno aprire la strada all’erogazione di oltre 300 milioni per le misure anti-Xylella.
«Se invece arriverà un altro Governo - prosegue la ministra Lezzi - allora a questo punto noi lasceremo tutto il lavoro fatto e dal momento che ci sono le risorse e sono state già stanziate, mi auguro che non ci siano ostacoli a procedere perché dall’1 gennaio 2020 questo territorio ha diritto a spendere immediatamente questi soldi».
CENTINAIO: ATTI DECRETO PRONTI IN TEMPO - «Nessun decreto in questo ministero risulta non firmato dal sottoscritto. I trecento milioni allocati nella Legge sulle Emergenze Agricole sono già previsti per gli esercizi finanziari 2020 e 2021. Tutti gli atti propedeutici saranno pronti in tempo utile perché le risorse siano effettivamente utilizzabili dal primo gennaio 2020». Così il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, in risposta al ministro per il Sud Barbara Lezzi, che oggi a Lecce gli ha chiesto di 'battere un colpò sull'emergenza Xylella. «Il Mipaaft sta lavorando al piano di rilancio dell’economia pugliese - aggiunge Centinaio - e a tal fine, lo scorso 16 luglio è stato svolto un primo incontro con i frantoiani volto a definire le priorità di intervento, in modo da indirizzare in maniera efficace e veloce le risorse disponibili e dare risposte concrete agli operatori salentini duramente colpiti dall’emergenza Xylella. Altri incontri saranno previsti nel mese di settembre. Noi - conclude il ministro Centinaio - andiamo avanti a lavorare come abbiamo fatto fino ad ora per il bene del comparto agricolo pugliese e di tutto il Mezzogiorno».