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Puglia, la guerra dei rifiuti: Poggiardo ferma i camion con l'organico del Brindisino

 
Nicola Pepe

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Nicola Pepe

Puglia, la guerra dei rifiuti: Poggiardo ferma i camion con l'organico del Brindisino

La Regione nei giorni scorsi era intervenuta dirottando l'umico della provincia di Brindisi negli impianti dove vengono trattati i rifiuti indifferenziati.

Mercoledì 03 Luglio 2019, 16:24

16:56

La guerra dei rifiuti è appena iniziata. Pochi giorni fa la firma dell'ennesima (la terza) ordinanza della Regione per far fronte all'emergenza dei rifiuti esplosa nel bel mezzo della stagione estiva. Ora il muro di un sindaco che con un suo atto vuole «superare» quello di Emiliano e blocca e multa i camion destinati all'impianto del suo comune.

Un braccio di ferro istituzionale che ha visto una decina di giorni il Governatore intervenire con un provvedimento che prevedeva per una durata limitata sino al 31 luglio il trasferimento dei rifiuti organici del Brindisino nei sette impianti di biostabilizzazione pugliesi - quelli dove vengono trattati i rifiuti indifferenziati parte dei quali sono destinati in discarica al termine di un processo di trattamento.

«Umido», ricordiamo, che fino a una decina di giorni fa erano spediti in due centri della provincia di Padova e Pordenone che hanno inspiegabilmente hanno fatto poi retromarcia mettendo in crisi il sistema pugliesi a caccia di una casa per 800 tonnellate settimanali. Da qui la pezza di ripiegare sugli impianti di biostabilizzazione (due nel Leccese, due nel Tarantino e tre nel Barese), con il rischio di vanificare gli sforzi (e i costi) della differenziata per poi dirottare i rifiuti in centri con destinazione finale discarica.

L'ordinanza del sindaco di Poggiardo

Ed ecco che il sindaco di Poggiardo, Giuseppe Luciano Colafati, da sempre contrario all'emigrazione dei rifiuti brindisini nell'impianto che ricade nel suo comune, Progetto Ambiente Bacino Lecce 2 surl, stavolta ha bloccato con una sua ordinanza l’ingresso nel sito dei camion che trasportano la frazione umida dei rifiuti provenienti dalla città di Brindisi e da quattro comuni della provincia brindisina. Un provvedimento con tanto di ordine alla Polizia locale di multare chiunque viola il provvedimento: e a finire nel mirino degli agenti è finito un mezzo provenienza da Sandonaci.

La reazione del sindaco Colafati ha suscitato molto stupore in Regione proprio perchè nei giorni scorsi, lo stesso assessore all'Ambiente, Gianni Stea, aveva invitato il primo cittadino di Poggiardo ad avere un po' di pazienza in questo momento di crisi, andando incontro alle esigenze di altri comuni brindisini e leccesi, e comunque per un periodo limitato.

In questo conflitto istituzionale, ogni giorno decine di tonnellate di rifiuti rischiano di andare a spasso o giacere nei camion delle aziende di Igiene. La Regione, probabilmente, sta preparando una diffida al sindaco leccese perchè la sua ordinanza, ancorchè nei suoi poteri, non potrebbe drogare (o implicitamente annullare) quella del Presidente Emiliano.

La spia di una situazione al limite dell'emergenza

Ma quella di Poggiardo è solo la spia di una situazione che sta diventando allarmante e che rischia di mettere in ginocchio il sistema pugliesi, provato dalla carenza di impianto adeguati e alla vigilia del varo del nuovo Piano dei rifiuti che prevede la realizzazione di impianti pubblici. Un atto programmatorio che negli ultimi 4 anni, purtroppo, non ha registrato passi in avanti generando forti malcontenti all'interno della stessa maggioranza che ha preso di mira l'Ager, l'Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti della Puglia, ente costituito tre anni fa e "governato" dai comuni che ne detengono la "proprietà" attraverso il comitato dei delegati.

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