Con l’accusa di aver maltrattato la sua convivente, i carabinieri di Villa Castelli hanno arrestato in flagranza di reato M.S., 37enne originario della Liguria. L’arresto è avvenuto ieri, dopo che la donna si è presentata dai militari con lividi su braccia e collo, denunciando di essere stata picchiata dal compagno.
Secondo quanto accertato dai militari, la donna aveva chiesto al 37enne di lasciare l’abitazione dopo essere stata offesa pesantemente, minacciata e percossa. Ma all’invito ad andarsene l'uomo ha reagito strappandole alcune ciocche di capelli. Quando la donna ha provato a liberarsi dalla presa del 37enne, è stata costretta a stare sotto l’acqua ghiacciata della doccia. Solo in un attimo di distrazione del suo compagno la vittima dell’aggressione è riuscita a scappare e a chiedere aiuto a un parente che l’ha portata dai carabinieri.
Dalle indagini è emerso che la donna veniva maltratta anche quando conviveva con il 37enne in Liguria, ed era già stata in ospedale per le violenze subite. A ottobre del 2017 il 37enne aveva ricevuto un ammonimento (diffida dal compiere ulteriori atti persecutori) dal questore di Genova. Dopo questo provvedimento amministrativo la donna era tornata nel suo paese anche se l’uomo, più volte, era tornato a trovarla. Questa volta era andato casa della donna in occasione del Natale.
Purtroppo non è l'unica storia di violenze di cui si viene a conoscenza oggi. Avrebbe più volte aggredito e in una circostanza violentato una donna con cui ha avuto in passato una relazione sentimentale, per questo un 28enne pregiudicato residente a Bari è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri di Martina Franca in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Taranto per maltrattamenti, lesioni personali, violazione di domicilio, furto e violenza sessuale aggravata.
Dalle indagini, avviate all’inizio di dicembre dopo una denuncia della vittima, è emerso che l’uomo, animato da forte gelosia e senso di possesso, avrebbe sottoposto la donna a reiterati atti di aggressione morale e fisica. In una occasione il 28enne, dopo essersi introdotto arbitrariamente nell’abitazione della ex, l’avrebbe costretta a un rapporto sessuale contro la sua volontà.