Interrotti i collegamenti tra il porto di Termoli e le Isole Tremiti (Foggia). La motonave Isola di Capraia che copre giornalmente la linea, questa mattina è rimasta in porto rinforzando gli ormeggi. La Capitaneria di Porto di Termoli ha diramato un avviso di burrasca, inviato a tutti gli operatori marittimi e portuali, valido fino alla serata, per mare molto mosso e vento di sud-est forza 8 in aumento. Inoltre è stata estesa a oggi l'allerta 'arancione' sui settori centro occidentali del Molise diramata dalla Protezione civile regionale. Previste precipitazioni diffuse e persistenti a prevalente carattere di rovescio o temporale. Sulle aree centrali e costiere le precipitazioni risulteranno sparse, a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, fino a burrasca dai quadranti meridionali.
TROMBA D'ARIA - «Partita dalla zona interna e trasferitesi velocemente verso la costa adriatica, una violenta tromba d’aria in soli 15 minuti si è mossa da Manduria e Martina Franca fino a colpire gran parte della provincia di Brindisi, distruggendo strutture, pergolati e muretti, sradicando gli ulivi secolari e non, in alcuni casi aperti in 2, spazzando via le olive. Lo sostiene in una nota Codiretti Puglia facendo riferimento ai primi rilievi fatti nelle zone colpite dal maltempo dai tecnici di Coldiretti, accompagnati dai Presidenti provinciali.
«Il quadro è apocalittico. Vedere alberi di dimensioni notevoli sradicati e allettati e le campagne coperte da un manto di olive è desolante», denuncia il Presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis. «E' un disastro naturale di dimensioni incalcolabili che ha colpito principalmente Apani, Brindisi, Latiano, Oria, Francavilla e Torre Santa Susanna - aggiunge De Miccolis - per cui i nostri uffici si sono immediatamente attivati per le verifiche in campo. Chiederemo all’assessorato regionale all’Agricoltura di attivare le procedure per l’accertamento del danno di inusitata gravità e richiedere lo stato di calamità naturale, sburocratizzando il più possibile le procedure per ristorare tempestivamente gli agricoltori».
«A Martina Franca e Manduria in pochi minuti è avvenuto un disastro - aggiunge il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo - con alberi secolari sradicati, allettati e aperti in due parti. Sono ingenti i danni anche alle strutture. Basti pensare che è crollata la Chiesa di Sant'Angelo a Manduria. E' un duro colpo alla campagna olivicola in corso che a differenza delle province di Bari, BAT e Foggia non era stata colpita dalle gelate di febbraio e marzo. Sia di fronte ad eventi calamitosi di eccezionale gravità che necessitano di risposte concrete quanto tempestive».
IN SALENTO BARCHE ALLA DERIVA - Il forte vento di scirocco che sta sferzando la Puglia in queste ore ha rotto gli ormeggi di almeno quattro imbarcazioni da diporto ormeggiate a Porto Cesareo, nello specchio d’acqua antistante la riviera di ponente. Si tratta di due barche a vela e due a motore che le forti raffiche di vento hanno portato lontano, fin nella zona dei lidi dove si sono arenate. In particolare, uno yacht di circa 15 metri è andato completamente distrutto dopo che nelle scorse settimane si era incagliato accidentalmente al largo dell’isola dei Conigli. Inoltre, sempre a Porto Cesareo, un camion con la gru intervenuto per il recupero delle imbarcazioni, a causa del vento forte e probabilmente di una manovra errata, ha finito col rompere una porzione della parte esterna della sede stradale che sovrasta un canale che collega il mare ai vicini bacini. Il mezzo è rimasto così incastrato in bilico su un lato. Sul posto stanno operando i vigili urbani e personale dell’ufficio tecnico del Comune.
ESONDA CANALE A BRINDISI - Le abbondanti piogge cadute nelle ultime 24 ore hanno provocato l’esondazione del canale Reale, il più grande corso d’acqua della provincia di Brindisi che, partendo da Villa Castelli, attraversa i comuni di Francavilla Fontana, Oria, Latiano, Mesagne, San Vito dei Normanni, Brindisi e sbocca nell’area marina della riserva protetta di Torre Guaceto. Lo comunica in una nota il consorzio di Torre Guaceto il cui presidente, Mario Tafaro, sottolinea che «è nostra priorità tutelare l’area marina protetta e tendere una mano agli agricoltori che subiscono i danni provocati dalle esondazioni. Ora, insieme al Comune di Brindisi, decideremo come muoverci».
Nella nota si rileva che quanto accaduto nelle ultime ore evidenzia la necessità di un intervento immediato degli organi preposti e differenti dall’ente gestore di Torre Guaceto che, invece, ha competenza esclusivamente per quanto attiene all’ambito naturalistico e solo sull'ultimo tratto del corso d’acqua. Il consorzio precisa di avere inserito nel vigente Piano di gestione di Torre Guaceto, la realizzazione di un’area golenica, zona d’espansione delle acque posta ad un livello più basso rispetto a quello del canale e che, in caso di emergenza, accoglierebbe le acque andando a creare un laghetto temporaneo.
Il compimento di questa azione permetterebbe non solo di scongiurare il rischio dello sbocco nelle acque dell’area protetta di eventuali rifiuti presenti nel Reale, ma anche una tutela attiva dei terreni che costeggiano il canale.
Il consorzio aggiunge che ne aveva previsto la realizzazione nell’ambito di un progetto che si sarebbe dovuto candidare a finanziamento regionale e poi, purtroppo, bloccato in corso d’opera per motivi non dipendenti dalle volontà del consorzio e del Comune di Brindisi.
«La funzione di Canale Reale - commenta l’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Brindisi, Roberta Lopalco - è quella di essere recapito finale delle acque meteoriche provenienti da un vasto territorio. Nonostante le fasce di rispetto previste anche dal Piano di assetto idrogeologico, si rileva spesso un diversificato utilizzo delle stesse anche con presenza di rifiuti solidi». «Questo - conclude - costituisce un ulteriore e potenziale pericolo per la pubblica incolumità, oltre che rischio di inquinamento».