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Sequestro Ciancio, Fnsi e Assostampa ai commissari: rilanciare le testate

 
Redazione online

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Giornalisti Assostampa-Ordine Puglia: «Regione modifichi bando»

Preoccupazione per la situazione che riguarda i giornalisti dei due quotidiani: «Professionisti non c'entrano con l'inchiesta sull'editore»

Martedì 16 Ottobre 2018, 19:59

BARI - La Giunta nazionale della Fnsi, riunita a Roma e la Consulta delle Associazioni regionali di stampa esprimono «profonda preoccupazione per la vicenda delle testate giornalistiche del gruppo Domenico Sanfilippo editore, il quotidiano La Sicilia e La Gazzetta del Mezzogiorno e le emittenti televisive, coinvolte nel sequestro e confisca dei beni all’editore Mario Ciancio Sanfilippo, nel contesto di un procedimento penale ancora in corso». E’ quanto si legge in una nota congiunta dei segretari di Assostampa Sicilia, Roberto Ginex, Puglia, Bepi Martellotta, e Basilicata, Umberto Avallone.

«In questo momento di difficoltà delle testate e dei colleghi della Sicilia, della Puglia e della Basilicata che lavorano con impegno e passione - si legge nella nota sindacale - respingiamo ogni forma di strumentalizzazione e tentativo di linciaggio delle redazioni. I giornali sono, prima di tutto, di proprietà dei lettori che desiderano essere informati e che sono affezionati ai loro quotidiani e dei giornalisti i quali ogni giorno concorrono a confezionarli con enormi sacrifici dovuti ai tagli del personale, per questo va respinto ogni tentativo di indebolire l’autonomia, la libertà e la prospettiva di redazioni che in questi anni hanno raccontato con onestà, con professionalità e con la schiena dritta le complessità politiche e sociali dei rispettivi territori, garantendo il diritto all’informazione in tre importanti regioni del Mezzogiorno».

La Giunta Fnsi, prosegue la nota, «condivide le preoccupazioni di tutti i colleghi del gruppo per il futuro delle testate e per il mantenimento dei livelli occupazionali che sinora hanno garantito, grazie a un continuo impegno sul campo, la realizzazione di un prodotto al passo con le complesse sfide professionali che il mercato impone». «Le vicende giudiziarie dell’editore Ciancio - sottolinea - vanno tenute distinte dalla prospettiva professionale dei giornalisti delle sue testate». La Giunta Fnsi «rinnova all’autorità giudiziaria e agli amministratori chiamati a guidare le aziende di tenere presente la specificità dell’impresa giornalistica e la necessità di una interlocuzione costante con gli organismi rappresentativi dei giornalisti, nell’ottica di un rilancio delle testate e della salvaguardia dell’occupazione».

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