BARI - Quanti saranno i pugliesi nel prossimo parlamento europeo? Il destino delle elezioni per il parlamento di Strasburgo si decideranno già in questo autunno, dal momento che la campagna elettorale per l’elezione dei 18 deputato della circoscrizione Sud (che comprende Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria) dovrà iniziare con molto anticipo.
I maggiori partiti pugliesi hanno già iniziato la fase di consultazione e definizione delle prime candidature, fermo restando che il quadro nazionale potrebbe riservare sorprese: il Pd ha il congresso in itinere, a sinistra Mdp e Sinistra italiana divergono sulla collocazione tra i socialisti europei e nella sinistra identitaria, mentre a destra Fratelli d’Italia strizza l’occhio ai conservatori. Su quest’ultimo fronte si registrano le serrate trattative in corso (con mediatori Guido Crosetto e Ignazio La Russa), tra Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Giorgia Meloni nella passata tornata non raggiunse il quorum con il suo partito (pur avendo in squadra la destra sociale di Gianni Alemanno, ora nella Lega) e per questo è corsa ai ripari: nelle sue liste potrebbe ospitare altri soggetti dell’area del centrodestra (Vittorio Sgarbi?), mentre con Raffaele Fitto (ora nel gruppo dei Conservatori) ci sarebbe spazio per una intesa più ampia. La possibilità che l’eurodeputato salentino possa correre con la Fiamma è una ipotesi molto concreta, affrontata anche in incontri romani nella prima parte di agosto.
Nel Pd, secondo tradizione, i candidati pugliesi sono sempre almeno due: c’è l’uscente Elena Gentile, già al lavoro per la rielezione, e l’ex ministro Paolo De Castro, eletto nel collegio Nord-Est (il suo attivismo estivo nella regione non fa escludere una sua corsa nel Sud).
Nella Lega il gruppo dirigente si sta orientando per una candidatura che unisca tutto il partito nella campagna elettorale: il prescelto dovrebbe essere Andrea Caroppo, coordinatore per la Puglia e consigliere regionale. In Forza Italia? Ci sarà sicuramente ai blocchi di partenza la foggiana Barbara Matera, eurodeputato uscente, ma non si esclude la discesa in campo di Franco Landella, sindaco di Foggia (potrebbe decidere di non correre per il secondo mandato). Possibile candidato dei berlusconiani è anche Sergio Silvestris, eletto in Europa nel 2009 con 103mila preferenze (nell'ultima tornata ne ha raccolte oltre 49mila, anche grazie alla rete degli ex An confluiti nel mondo azzurro).
Il mondo di Liberi e Uguali è al momento senza certezze: l’area Mdp sosterrà l’uscente Massimo Paolucci, Sinistra Italiana non esclude di riproporre il giovane Claudio Riccio. Il nodo è però la divergenza sull’orientamento della lista: i bersaniani guardano Pse, i post vendoliani alla sinistra che si va riunendo intorno all’economista greco Yanis Varoufakis (cartello a cui potrebbe aderire il sindaco di Napoli Luigi de Magistris): in questa prospettiva potrebbe ritrovarsi anche Potere al popolo, con Eleonora Forenza, eurodeputato barese uscente. Cosa farà il M5S? I grillini, primo partito del Sud Italia, seguiranno le proprie regole digitali: parlamentarie in rete per le candidature (alla procedura parteciperà anche Rosa D’Amato, eletta pugliese uscente).