Sabato 06 Settembre 2025 | 16:26

I dubbi sulla morte di Lucia e i sospetti sul marito: l'autopsia a caccia della verità sullo strano incidente di San Severo. Disposti esami tossicologici

 
Filippo Santigliano

Reporter:

Filippo Santigliano

Lucia, morta carbonizzata nel Foggiano dopo incidente: autopsia e perizia auto a caccia della verità

La morte sulla provinciale 13 che unisce San Severo a Castelnuovo della Daunia. La donna era a bordo di una Fiat 500 guidata dal marito: sarebbe uscita di strada schiantandosi contro un albero

Venerdì 04 Ottobre 2024, 10:40

13:56

SAN SEVERO - «Sono sotto shock e addolorati per la dipartita della propria congiunta. Al momento non ipotizzano nulla». Così l’avvocato Michele Calvano, legale dei famigliari di Lucia Salcone, la 47enne morta in un incidente stradale la notte tra il 27 e il 28 settembre scorso mentre era in auto con il marito Ciro Caliendo. L’incidente è avvenuto sulla provinciale 13 che unisce San Severo a Castelnuovo della Daunia. La donna era a bordo di una Fiat 500 guidata dal marito che è uscita fuori strada schiantandosi contro un albero. Il veicolo ha preso fuoco e la donna, incastrata tra le lamiere, è morta carbonizzata. Il marito invece è riuscito a salvarsi. Lui ha raccontato di aver provato in tutti i modi a soccorrere la 47enne tanto da riportare ustioni alle mani e alle braccia.

Ieri mattina alla procura della repubblica di Foggia, la pm Sabrina Cicala ha conferito al professor Luigi Cipolloni (docente della medicina legale dell’Università di Foggia) l’incarico per l’autopsia. Nominato anche un consulente di parte per Caliendo, il prof. Cristoforo Pomara, già responsabile della Medicina legale all’Università di Foggia. Oggi, invece, sarà conferito l’incarico per la perizia tecnica sull’autovettura e si tratta di une perizia importante al pari dell’autopsia.

L’incarico di svolgere l’autopsia è maturato dopo l’invio di un avviso di garanzia per omicidio volontario notificato dalla Procura di Foggia nei confronti di Ciro Caliendo, imprenditore vitivinicolo di San Severo, marito di Lucia Salcone. L’avviso di garanzia per omicidio volontario è da considerare un atto dovuto proprio per permettere all’indagato di nominare un consulente di parte durante l’esame autoptico. Approfondimenti investigativi tuttavia necessari a fugare ogni dubbio sulla dinamica del sinistro. Sarebbero di fatto emerse alcune incongruenze sulle quali la Procura ora intende fare chiarezza. Per il momento Caliendo è indagato a piede libero con una imputazione provvisoria.

«La procura di Foggia come è giusto che sia in mancanza di elementi certi, in assenza di soccorsi tempestivi perché i telefoni cellulari di entrambi sono rimasti bruciati nel rogo dell’auto e con una donna giovane morta carbonizzata ha ritenuto di approfondire la vicenda con un atto dovuto che è garanzia anche nei confronti dell’indagato», ha detto l’avvocato Angelo Masucci legale dell’imprenditore Ciro Caliendo ieri all’uscita dal palazzo di Giustizia di Foggia dopo il conferimento da parte della procura degli incarichi per eseguire l’autopsia. Il legale ha precisato che a carico di Caliendo non risultano pregresse denunce di maltrattamenti nei confronti della moglie.

«Ciro Caliendo - ha detto Masucci - è un imprenditore agricolo molto noto e ricopre cariche pubbliche (è presidente Cia agricoltori di San Severo e presidente dell’Antica Cantina, ndr). Poiché alcune settimane fa, come accaduto ad altri imprenditori, aveva subito il furto di 50 quintali di uva, aveva preso l’abitudine la sera tardi di passare dal suo fondo a controllare che tutto fosse tranquillo». La sera dell’incidente, tra il 27 e il 28 settembre scorso, «Caliendo era stato a cena in pizzeria a San Severo con la moglie e gli amici della scuola di ballo e al rientro da una serata trascorsa in maniera serena, ha portato con sé la moglie a controllare uno dei fondi agricoli tra l'altro sulla strada di casa. La sua vettura è uscita di strada per evitare un’altra auto che procedeva nel senso opposto di marcia al centro della carreggiata e con una sola luce di posizione».

«Con il conferimento dell’autopsia - sottolinea l’avv. Masucci - si svolge un atto molto importante così come il conferimento della perizia sull'auto per stabilire con precisione l’accaduto che, nella posizione della difesa, è conseguente all’incendio scaturito dall’incidente stradale». L’avvocato difensore dell’imprenditore si è poi soffermato sul tam tam dei social che commentano quanto accaduto alla coppia di San Severo: «Mi rivolgo a coloro che scrivono sui social commenti selvaggi e poco rispettosi non solo dell’indagato ma soprattutto dei figli, li invito ad avere rispetto umano e cristiano del dolore altrui».

DISPOSTI ESAMI TOSSICOLOGICI

Sarà necessario compiere esami tossicologici e accertamenti sul blocco cuore-polmoni per verificare se la vittima abbia respirato i fumi sprigionatisi dal rogo dell’autovettura per accertare le cause del decesso di Lucia Salcone. La 47enne di San Severo, nel Foggiano, è morta nell’incidente stradale avvenuto il 27 settembre scorso sulla provinciale 13 che collega San Severo a Castelnuovo della Daunia mentre era a bordo di una Fiat 500 guidata dal marito, Ciro Caliendo, imprenditore agricolo di 46 anni. Caliendo è indagato per omicidio volontario a seguito di elementi emersi durante le prime indagini.
L’esame autoptico, durato circa tre ore, (il corpo della donna è carbonizzato) è stato compiuto dal professor Luigi Cipollini del dipartimento di Medicina legale dell’Università di Foggia, nominato dalla Procura. Presenti il professori Cristoforo Pomara e Gaetano Serviddio, consulenti dell’indagato, e il medico legale Sara Vita per i familiari della donna. I risultati della autopsia saranno depositati entro 60 giorni. Stamani inoltre è stato conferito dalla Procura di Foggia l'incarico per eseguire una perizia tecnica sull'auto trovata bruciata che dovrà chiarire la dinamica dell’incidente. La perizia inizierà il 9 ottobre e il risultato sarà consegnato entro 90 giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)