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San Severo, gli abbattono il vigneto: la rabbia di Raffaele per la sorte della sua azienda agricola

 
Redazione online

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San Severo, gli abbattono il vigneto: la rabbia di Raffaele per la sorte della sua azienda agricola

foto Ansa

Il 23enne «mi è crollato il mondo addosso». I sacrifici, i prestiti in banca per avviare attività rimanendo nella propria terra. «Ma ora sto pensando di andar via». 

Venerdì 16 Agosto 2024, 12:43

16:20

SAN SEVERO - Un vigneto dell’azienda agricola Vassallo a San Severo, in provincia di Foggia, è stato abbattuto la scorsa notte mentre il giovane titolare dell’impresa era in vacanza. Sono stati anche tagliati i cavi di acciaio che sorreggono i tendoni. «Sono stato avvertito questa mattina da un vicino - spiega Raffaele, titolare dell’azienda agricola -. Sono in vacanza in una località della Puglia e sto rientrando. Mi è crollato il mondo addosso».

Raffaele subito dopo il diploma ha iniziato a lavorare nel settore prima con suo padre, poi nei campi di altri agricoli e infine ha comprato, con tanta fatica, alcuni ettari di terra fino ad arrivare ai dieci attuali.
«Questo - evidenzia - è un lavoro che si fa a suon di sacrifici, spesso la notte dormo anche in campagna, ho fatto prestiti in banca e conduco una vita piena di sacrifici. Perché questo lavoro richiede passione ed impegno».
Il danno - secondo Raffaele - ammonta a circa 18mila euro. «Ho molta paura - afferma il giovane agricoltore - non ho mai ricevuto alcuna richiesta e mai avrei immaginato di subire un danno simile. Sono rimasto volentieri nella mia terra e non sono scappato come molti miei coetanei. Mi piace il mio lavoro e non mi pesano le rinunce. Ma ora sto pensando di affiggere un cartello con la scritta vendesi e andar via». 

«Un affronto a un'intera comunità»: il sostegno della sindaca Colangelo

«Un atto vile che ferisce l'anima della nostra comunità». Così la sindaca di San Severo, Lydia Colangelo, commenta la distruzione di un vigneto - finora ad opera di ignoti - dell’impresa Vassallo, gestita dal 23enne Raffaele.

«L'abbattimento della versura, perpetrato con una violenza inaudita - dice la sindaca - rappresenta un affronto non solo al lavoro e all’impegno di un singolo, ma a un intero settore che è da sempre il cuore pulsante della nostra economia locale. La vigna non è solo una coltivazione, ma un simbolo di tradizione, di cultura e di identità. È il frutto di generazioni di contadini che hanno saputo trasformare la terra in un bene prezioso, un patrimonio da custodire e valorizzare. Questo vile gesto, oltre a causare un danno economico ingente, intacca profondamente il senso di comunità e di appartenenza che ci unisce».
La prima cittadina, con l’assessore all’Agricoltura Mario Marchese, fa un appello alle forze dell’ordine chiedendo di agire «con la massima celerità per individuare i responsabili di questo atto ignobile e di assicurarli alla giustizia».

«Sentiamo il dovere di esprimere la nostra più ferma condanna e la nostra vicinanza a Raffaele e a tutti coloro che, come lui - affermano - lavorano con passione e dedizione per rendere la nostra città un luogo migliore. Invitiamo tutti i cittadini a collaborare con le autorità, a denunciare qualsiasi atto sospetto e a manifestare la propria solidarietà. Facciamo appello agli agricoltori e a tutti gli operatori del settore di attivarci in una gara di solidarietà con un atto concreto per non lasciare solo Raffaele Vassallo, attivandoci per rialzare il vigneto ed evitare che l’intero raccolto vada perduto».

L’amministrazione comunale ha anche annunciato che avvierà interlocuzioni con il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra per individuare misure concrete per «le vittime di atti dolosi che minano l’economia agricola locale e per far fronte alla crisi idrica che sta attanagliando il nostro territorio».

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