FOGGIA - Partono in vacanza in Abruzzo, ma dopo una sosta ad un centro commerciale di Chieti Scalo non ritrovano più la macchina. È la disavventura capitata a una famiglia di Parma. Peccato che l'ultima posizione rilevata della Range Rover rubata sia in Puglia, più precisamente a Poggio Imperiale. A raccontarla è direttamente la signora Nicoletta Ferrari che con una lettera alla Gazzetta si sfoga e denuncia l'increscioso episodio: «Siamo entrati all'interno del centro rimanendo per circa 45 minuti, ma una volta usciti abbiamo scoperto che dei delinquenti hanno rubato la nostra auto. Destinazione Poggio Imperiale (Foggia). Abbiamo rilevato la posizione all'uscita del casello con l'app di telepass e dopo aver avvisato le forze dell'ordine - racconta la signora - abbiamo denunciato tutto con la speranza che la ritrovino». «Una speranza vana - aggiunge la signora - perché è risaputo che c'è da tempo un giro d'affari di auto rubate destinate per la commercializzazione a Poggio Imperiale e da li a San Severo dove vengono velocemente smembrate e utilizzate per alimentare il redditizio business dei pezzi di ricambio».
«Si tratta di una vera e propria "catena di smontaggio" dove vi lavorano intere famiglie. Le autovetture vengono rubate su commissione in base alle esigenze del mercato. Una volta smembrate, le carcasse vengono trasportate in aperta campagna. I pezzi di ricambio costosi vengono fatti partire su camion per lo più telati o anche su camion frigo, diretti poi all'estero in Slovenia e Romania. Lo sanno tutti ma nessuno riesce a fermare questo scempio», commenta la donna con amarezza e rabbia.
LA REPLICA DEL SINDACO DI POGGIO IMPERIALE
In difesa dell'onorabilità del Comune di Poggio Imperiale e dei suoi cittadini
“In qualità di sindaco di Poggio Imperiale, mi sento in dovere di esprimere la mia più profonda preoccupazione e disappunto per l'articolo pubblicato dal vostro quotidiano il 28 luglio 2024, dal titolo “Rubano auto a famiglia in vacanza: l'ultima posizione rilevata è a Poggio Imperiale”, riguardante il furto d'auto subito da una famiglia in vacanza. L'articolo menziona che l'ultima posizione rilevata dell'auto rubata è stata al casello autostradale dell'A14 Poggio Imperiale - Lesina, mentre il furto è avvenuto in Abruzzo. Già a partire dal titolo si rischia di gettare un'ombra sulla nostra comunità, insinuando una connessione tra il crimine e i nostri cittadini. È fondamentale sottolineare che un singolo episodio di criminalità non può e non deve essere utilizzato per denigrare Poggio Imperiale ed i suoi abitanti che rappresento.
Ritengo inoltre inaccettabili le accuse gratuite rivolte dalla signora di Parma nei confronti della nostra comunità. Generalizzare e attribuire comportamenti criminali a 6 un'intera cittadina senza prove concrete è profondamente ingiusto e lesivo per la dignità dei miei concittadini. Peraltro, la Gazzetta del Mezzogiorno ha avallato il chiacchiericcio della signora di Parma, facendo proprie le sue dichiarazioni senza effettuare alcuna verifica documentale e statistica circa i reali episodi di cronaca che hanno contraddistinto in passato la vita della mia Comunità. Vorrei, infine, sottolineare l'importanza di evitare stereotipi e pregiudizi che possono, come hanno potuto nel caso di specie, danneggiare ingiustamente la reputazione di una comunità. Le parole hanno un grande potere e possono influenzare significativamente la percezione delle persone. È quindi essenziale che l'informazione sia trattata con la massima attenzione e responsabilità, evitando di alimentare stereotipi negativi e pregiudizi infondati. Vi invito a considerare l'impatto delle parole utilizzate e a dare spazio, nella vostra pubblicazione, a una rettifica che chiarisca che Poggio Imperiale e i suoi cittadini non possono essere associati in modo generalizzato a comportamenti criminosi come quello di cui all’articolo in parola.
*Alessandro Liggieri* “Sindaco di Poggio Imperiale”