FOGGIA - Una città sfregiata dai bombardamenti anglo americani, con un numero di vittime in percentuale alla popolazione che non ha eguali in Italia al pari dei danni subiti dal tessuto urbano, ma capace di rialzarsi e di ripartire. Si è discusso anche di questo, grazie all’Associazione nazionale vittime civili di guerra, al convegno che ha di fatto aperto le commemorazioni per gli 80 anni dei bombardamenti nella tragica estate del 1943 e che sono ricordati, sul Gonfalone della città, con le medaglie d’oro al valore civile e al valore militare, un privilegio riservato a pochissime città italiane.
Di grande spessore il convegno voluto dal vicepresidente nazionale e presidente della sezione di Foggia dell’associazione vittime civili, Michele Corcio, che ha ricordato il ruolo dell’associazione, attualissimo ancora oggi, anche per rimarcare il valore educativo della memoria e promuovere una cultura di pace.
Nel corso del convegno sono stati ricordati, anche con documenari d’epoca, i primi bombardamenti sulla città di Foggia tra il 28 e il 31 maggio 1943, dapprima sull’aeroporto “Gino Lisa” e poi sulla stazione ferroviaria, cioè le strutture strategiche nell’ottica militare. Tra giugno e agosto, i bombardamenti più pesanti subiti in particolare da Foggia, insieme a Napoli, Torino, Rimini, Palermo, Cagliari, Bologna, Treviso e altre città italiane.
«E sotto quei bombardamenti nacque e si sviluppò l’Associazione nazionale che avrebberappresentato e tutelato gli interessi morali e materiali di tutte le vittime civili di guerra, da anni impegnata nelle scuole con progetti finalizzati a sensibilizzare ed informare i giovani con testimonianze dal vivo o con video testimonianze non solo sulla tragicità della Seconda Guerra Mondiale e di quelle che continuano ad insanguinare il nostro mondo, ma anche sulle eredità delle guerre per molti decenni a venire, ovvero sugli ordigni bellici inesplosi: in Italia, secondo i dati del Ministero della Difesa, ne vengono rinvenuti ogni anno ben 60.000», ha spiegato Corcio.
Notevole il contributo degli studiosi quali Stefano Picciaredda (Docente di Storia contemporanea all’Università di Foggia); Maurizio De Tullio (Ricercatore della Biblioteca di Foggia “La Magna Capitana” e giornalista); Luigi Iacomino (Storico di aeronautica militare). Picciaredda ha ricordato come Foggia sia un caso unico nel panorama nazionale per quanto accaduto nel 1943 , mentre De Tullio ha presentato una interessante ricerca (per conto della Biblioteca Magna Capitana) sul numero degli sfollati, quasi sessantamila in quei giorni terribili del 1943. Iacomino, tra i massimi esperti di aeronautica militare, ha ricordato invece l’importanza strategica di Foggia per gli anglo americani che installarono nel capoluogo dauno il «Foggia airport complex», praticamente la più grande base aerea dal nord Europa all’Africa settentrionale.
Nel corso del convegno lo scultore Alfredo Romagno (in arte Nemo, nella foto accanto al titolo) ha presentato il progetto per la realizzazione di un monumento alle vittime civili dei bombardamenti su Foggia del 1943. Un monumento che sarà realizzato grazie al contributo della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, annunciato proprio durante l’incontro dal suo presidente, il prof. Aldo Ligustro, che ha pure anticipato alcune delle iniziative che saranno promosse dalla Fondazione per gli 80 anni dei bombardamenti.
Una giornata arricchita dalle video testimonianze, dalla testimonianza in presenza di Mario Muscatiello (94 anni) e dai contributi musicali di Ester Brescia e Gianni Ruggiero. Alla giornata voluta dall’Associazione nazionale delle vittime civili di guerra hanno inoltre portato il proprio contributo la viceprefetto Grandolfo (per la commissione straordinaria del Comune di Foggia), il rettore dell’Università di Foggia, Lo Muzio, la direttrice della biblioteca La Magna Capitana di Foggia, Berardi. Particolarmente apprezzate le presenze delle delegazioni dell’associazione nazionale vittime civili di guerra di Bari, Potenza e Benevento.
«Una giornata commemmorativa ma anche di studio, la prima di una serie di iniziativa che l’associazione vittime civili di Foggia porterà nel corso dell’anno anche nelle scuole per rinnovare la memoria e ricordare il martirio subito dalla nostra Foggia», ha aggiunto il presidente Michele Corcio.